Tutti abbiamo bisogno di regole e abitudini che ci rassicurino, ma sono le eccezioni che rendono più umane le nostre vite. Eccezioni che bisogna saper gestire con intelligenza e flessibilità. Ciò accade tanto nella quotidianità che durante la gestione di un’emergenza. Parlare di salute mentale e disabilità intellettiva, accostando questi temi alla sicurezza intesa come tutela della persona, può sembrare un tentativo marginale di riflessione dalle scarse ricadute concrete: in realtà non è così. Questo volume intende stimolare la sensibilità su queste tematiche, per condividere le soluzioni già individuate e riflettere sulle nuove sfide, nella consapevolezza che la relatività dei punti di vista è una risorsa e non un problema.
Gli atti della Giornata di studi "Sicurezza Accessibile. La sicurezza tra salute mentale e disabilità intellettive" svolta il 23 ottobre 2013 a Trieste sono stati appena pubblicati a cura di Giorgio Sclip, responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Disabilità dell’Università di Trieste, membro del Focal Point per l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro. Dello stesso autore, nella collana Sicurezza accessibile, ricordiamo: "Comunicazione in emergenza. Esperienze a confronto su tecnologie, ausili e buone prassi nella comunicazione con persone con sordità", "Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la leggibilità e la comunicabilità ambientale", "La sicurezza delle persone con disabilità: buone prassi tra obblighi e opportunità".
Il percorso "SicurezzAccessibile", su cui da anni lavora l’Università di Trieste, vuole dare voce ad aspetti troppo spesso trascurati, ma che rivestono invece un’importanza fondamentale. “SicurezzAccessibile” è uno slogan che sta a rappresentare che non esiste accessibilità senza sicurezza e viceversa, sottolineando nel contempo il fatto che i due aspetti sono estremamente collegati tra di loro. La sicurezza per essere tale deve essere accessibile a tutti, altrimenti non è sicurezza nel senso pieno del termine. La cronaca ci insegna che le persone che rimangono maggiormente coinvolte in situazioni di emergenza sono proprio le persone disabili, in quanto più vulnerabili.
La pubblicazione è scaricabile gratuitamente all'interno del sito dell'Università di Trieste.
Il video "Sicurezza tra salute mentale e disabilità intellettiva: strategie per migliorare approcci e comunicazione in caso di emergenza", realizzato nell'ambito della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Fonte: Redazione, Università degli Studi di Trieste
Link utili: Comunicazione in emergenza, Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la leggibilità e la comunicabilità ambientale","La sicurezza delle persone con disabilità: buone prassi tra obblighi e opportunità, Sicurezza tra salute mentale e disabilità intellettiva: strategie per migliorare approcci e comunicazione in caso di emergenza