Giornata mondiale dei diritti umani, la Farnesina fa il punto sull’attuazione del Piano d’azione disabilità

 

Oggi 10 dicembre alla Farnesina un seminario "Promuovere i diritti delle persone con disabilità nella cooperazione internazionale: Il Piano di azione Disabilità della DGCS/MAECI e l'impegno della società civile”

 

Un miliardo sono le persone con disabilità nel mondo, 8 su 10 vivono nei Paesi in via di sviluppo. Vi è un forte legame tra povertà e disabilità, si stima che circa il 20% delle invalidità derivi dalla malnutrizione. Sono 93 milioni i bambini con disabilità nel mondo, il 30% dei quali non frequenta le scuole.
L'impegno per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità nei progetti della cooperazione, per uno sviluppo che sia realmente inclusivo, vede il Sistema-Italia di cooperazione in prima fila. Il tema è prioritario nel quadro dell'azione svolta nel corso del semestre di Presidenza del Consiglio Ue: l'Italia è impegnata in ambito europeo per garantire anche negli interventi di emergenza la protezione di questa fascia di popolazione, che nelle situazioni di conflitto e catastrofi naturali si rivela particolarmente vulnerabile.

Se ne è parlato oggi a Roma nel corso del seminario alla Farnesina promosso dalla Dg Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Rete italiana solidarietà e sviluppo – RIDS, Save the Children, e l'Università di Bologna. Titolo dell'incontro "Promuovere i diritti delle persone con disabilità nella cooperazione internazionale: Il Piano di azione Disabilità della DGCS/MAECI e l'impegno della società civile.

L'iniziativa è stata organizzata non a caso in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani per fare il punto sullo stato di attuazione del "Piano di Azione sulla disabilità della Cooperazione Italiana", elaborato dal Tavolo di Lavoro MAE-RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) con la partecipazione di oltre 80 interlocutori, tra cui il Dipartimento della Protezione Civile e la Cooperativa Europe Consulting. Per il DPC, è intervenuta Annalisa Montanari, per presentare le attività sviluppate dal Dipartimento della protezione civile, in collaborazione con la Cooperativa, in tema di disabilità e gestione dell'emergenza. 

Il Piano è in linea con gli enunciati della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ed è incluso nel Programma di azione biennale sulla disabilità del Governo italiano. La protezione delle persone con disabilità in situazioni di emergenza è richiamata esplicitamente, oltre che nella convenzione ONU, in diversi documenti europei (nella Strategia europea sulla Disabilità 2010-2020, nel Consensus europeo sull'aiuto umanitario e nella risoluzione del Parlamento europeo del 2007 sui disastri naturali). Già lo scorso maggio, il Piano d'azione DGCS sulla disabilità era stato presentato a Bruxelles, dove aveva riscontrato un particolare interesse da parte di Germania e Spagna. 

A partire da luglio, grazie all'iniziativa italiana nell'ambito del Semestre di presidenza dell'UE, il tema è stato inoltre posto per la prima volta all'attenzione del Gruppo di lavoro del Consiglio sugli aiuti umanitari (COHAFA), con l'intento di avviare un percorso volto all'adozione di un documento comune su obiettivi e misure concrete per assicurare la tutela dei diritti delle persone con disabilità negli interventi umanitari. A tal fine, la Presidenza ha favorito lo scambio di informazioni e buone pratiche fra gli Stati Membri e la Commissione e ha predisposto un concept paper, che rileva la necessità di un intervento a livello europeo in materia. 
La rilevanza del problema è dettata da diverse ragioni: il drammatico impatto dì tali eventi per le persone con disabilità che le rende estremamente vulnerabili, il crescente numero di situazioni di emergenza derivanti da conflitti e catastrofi naturali e, non ultimo, il fatto che l'Unione europea è il primo donatore al mondo per l'intervento umanitario, fornendo oltre la metà degli aiuti di emergenza.
Le persone con disabilità in caso di catastrofi naturali o conflitti corrono i rischi maggiori, e secondo le statistiche presentano un tasso di mortalità da due a quattro volte superiore rispetto alle altre persone. Hanno grande difficoltà ad accedere agli aiuti, cibo, acqua, servizi, cure mediche, strutture di ricovero, piani di evacuazione. Inoltre possono perdere i propri ausili per la mobilità, subire la separazione dalle loro famiglie e da chi li assiste. 

Situazione particolarmente grave si registra per le popolazioni rifugiate e sfollate, tra cui si stimano circa 3,5 milioni di persone con disabilità. L'Oms prevede che entro il 2020 i conflitti armati saranno l'ottava causa di disabilità nel mondo. Il relativo gruppo di lavoro della DGCS è impegnato nella redazione di un Vademecum su aiuto umanitario e disabilità, che oltre ad offrire un quadro generale sui principi umanitari volti alla protezione delle persone con disabilità, intende fornire elementi pratici per la formulazione e la gestione di programmi di emergenza in un'ottica inclusiva. 

Oltre ai temi dell'educazione inclusiva e la protezione nelle situazioni di emergenza gli altri Gruppi di lavoro avviati per l'attuazione del Piano di azione riguardano: accessibilità e fruibilità degli ambienti, dei servizi e dei beni; mappatura e analisi dei dati delle iniziative della Cooperazione italiana finanziate a favore delle persone con disabilità nell'ultimo quinquennio; elaborazione di un documento sulla revisione delle categorie OCSE DAC per includere maggiormente la disabilità.
Sono queste le diverse aree in cui si realizza l'impegno a tutto campo della Cooperazione italiana per promuovere i diritti delle persone con disabilità e che si contraddistingue per il carattere multidisciplinare e per l'approccio partecipativo, con un ampio coinvolgimento della società civile e del mondo accademico, delle istituzioni, delle imprese, degli enti locali e in particolar modo delle persone con disabilità.

Fonti: Redazione, Il Sole 24ore - Sanità

Link utili: Il piano di Azione sulla disabilità della Cooperazione Italiana