È iniziata giovedì 24 ottobre 2013 l’esercitazione internazionale sul rischio maremoto, nell’ambito del progetto europeo TWIST – Tidal Wave in Southern Tyrrenian Sea. La provincia di Salerno, con il coinvolgimento della città capoluogo e degli altri comuni costieri salernitani, ha ospitato quest’esercitazione, con lo scopo di incrementare la consapevolezza dei cittadini e delle Istituzioni su questo rischio e consolidare un modulo operativo di reazione rapida di risposta al servizio del Paese
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e finanziata dalla Commissione Europea, Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Consorzio ReLUIS – Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in collaborazione con Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Ogs – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Nei giorni in cui si è svolta questa esercitazione Twist (24-27 ottobre) è stata testata la risposta sinergica delle strutture operative nazionali e internazionali nei diversi scenari emergenziali, con particolare attenzione alla ricerca e al recupero delle persone disperse e all’assistenza della popolazione.
Il gruppo di lavoro Abili a proteggere ha preso parte all’esercitazione Twist organizzando, insieme al Servizio Emergenza Sanitaria e Assistenza alla Popolazione del Dipartimento, tre scenari nel Comune di Amalfi che hanno previsto la simulazione di soccorso ed evacuazione nei confronti delle categorie vulnerabili – disabili uditivi, motori, psichici e sensoriali. È stata anche l’occasione per testare la validità delle schede CFDS (Classificazione della Funzionalità, della Disabilità e della Salute della persona per l’allocazione abitativa transitoria in emergenza) e SVEI (Speditiva per la Valutazione delle Esigenze Immediate delle persone fragili e con disabilità).
La simulazione di soccorso alle persone disabili ha visto attivamente coinvolti, i Vigili del Fuoco di Perugia, Salerno (Distaccamento di Maiori) e di Pordenone, il Comune di Amalfi e la Regione Campania, l’ASL Salerno (Distretto di Amalfi), il Centro assistenziale diurno del Comune di Amalfi, la Pubblica Assistenza Millenium Amalfi e l’ANPAS regionale/provinciale.
Un operatore UIMD in carrozzina è stato attore principale in uno degli scenari di recupero simulati. Dal secondo piano della Casa Comunale di Amalfi i Vigili del Fuoco, utilizzando le tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali), lo hanno evacuato tramite una teleferica creata al momento con funi e carrucole. Una seconda fase dello scenario ha previsto l’intervento dell’elisoccorso che dal molo di Amalfi lo ha trasportato all’ospedale di Salerno. Entrambe le tecniche sono state per la prima volta testate con un attore disabile motorio, ed hanno fatto emergere delle criticità in fase di soccorso, grazie al coinvolgimento diretto di una persona soccorsa con esigenze particolari.
Fonte: Redazione