Sono oltre ventiseimila le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre.
Attività a sostegno della popolazione. Sul fronte sanitario le attività si sono concentrate su tre ambiti: il soccorso sanitario urgente, attività che si è svolta nelle prime ore dell’emergenze e che, a fronte di un numero fortunatamente esiguo, ha comunque richiesto l’attivazione di mezzi eccezionali date condizioni critiche della viabilità.
Gli altri due ambiti di attività, ovvero il ripristino dei servizi socio-sanitari nelle aree colpite e l’implementazione dei servizi sanitari nelle aree in cui vengono accolti quanti hanno scelto di trasferirsi presso gli alberghi della costa adriatica, erano in realtà operazioni già avviate in seguito al sisma del 26 ottobre.
Per fare fronte a tutte le necessità, su richiesta delle regioni coinvolte sono stati installati due Posti medici avanzati (PMA) in Umbria – uno a Norcia e uno a Cascia – e uno a Tolentino nelle Marche. A questi si aggiungono quattro camper-farmacia: tre nelle Marche – a Camerino, Pieve Torina e Visso – e uno in Umbria, a Norcia. Sulla costa, è invece in via di installazione, a Porto Sant’Elpidio, un Posto di assistenza socio-sanitaria (PASS), una struttura poliambulatoriale analoga a quelle già attive ad Amatrice e sulla Salaria a seguito del terremoto del 24 agosto.
Per assicurare la prima assistenza a livello comunale, nei territori coinvolti dal nuovo sisma sono state installate finora undici cucine da campo e ulteriori tensostrutture ad uso sociale – messe a disposizione dalle regioni coinvolte e dalle altre che hanno offerto il loro aiuto attraverso il coordinamento della Provincia autonoma di Trento – sono in fase di montaggio.
Assistenza alla popolazione. Sono poco più di 17mila le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, oltre 15mila in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, 1.800 invece in strutture alberghiere o agriturismi sul territorio. Sono, poi, oltre 8mila le persone accolte presso le strutture alberghiere: di queste oltre 7mila sono alloggiate lungo la costa adriatica mentre un migliaio sono quelle alloggiate nelle strutture ricettive individuate in Umbria. Infine, oltre 900 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.
Nella Regione Marche sono circa 20.500 gli assistiti: circa 12.500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, meno di dieci in tenda, poco più di 1.000 in strutture ricettive sul territorio e 6.900 negli alberghi della costa.
In Umbria sono oltre 4.300 gli assistiti: circa 2.200 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, oltre 800 in tenda, oltre 300 in strutture ricettive sul territorio e circa 1.000 negli alberghi in altre località della regione.
Nella Regione Lazio sono oltre 800 gli assistiti: 170 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 100 in tenda, poco più di un centinaio in strutture ricettive sul territorio e poco meno di 500 negli alberghi della costa adriatica.
Nella Regione Abruzzo, infine, sono oltre 600 gli assistiti, più di 300 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, e quasi 300 in strutture ricettive in ambito comunale e una trentina in hotel sulla costa adriatica.
È bene ricordare che i dati sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.
Fonte e foto: Dipartimento della Protezione Civile
Link utili: Regione Umbria, Regione Marche, Regione Lazio, Regione Abruzzo, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Norcia, Comune di Cascia, Comune di Tolentino, Comune di Camerino, Comune di Pieve Torina, Comune di Visso, Comune di Porto Sant’Elpidio, Comune di Amatrice
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