L'Applicazione è già disponibile gratuitamente su smartphone o tablet (su Play Store per i sistemi Android e su Apple Store per la versione Ios), con la funzione di ricordare compiti, strumenti e modalità di azione relativi alla mansione da svolgere. I video tutorial, invece, hanno l’obiettivo di illustrare esempi di corretta relazione tra il tirocinante e i colleghi di lavoro e il modo migliore per svolgere le varie mansioni.
"La finalità – spiegano dall’AIPD – è quella di rendere maggiormente indipendente il lavoratore con disabilità intellettiva e guidare anche i formatori nel settore alberghiero verso il modo migliore per instaurare un corretto rapporto professionale".
"Nel corso della prima fase di OMO sono stati realizzati questi prodotti con l’aiuto di tirocinanti con disabilità intellettiva che a Porto, Lisbona, Milano, Roma e Cagliari hanno lavorato nel settore alberghiero e della ristorazione. Obiettivo finale del progetto, nel 2017, sarà quello di ampliare l’offerta di posti di lavoro con la creazione di una rete europea di alberghi e ristoranti che promuovano l’inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettive tramite tirocini e assunzioni. Per questa ragione, l’iniziativa è partita in contemporanea in Italia, Spagna e Portogallo".
«Questa è una giornata importante per noi – ha esordito durante l’incontro di Roma Paola Vulterini, ideatrice e responsabile di OMO per l’AIPD – perché vediamo la realizzazione di un’unità di forze tra diversi Paesi, in termini pratici e condivisibili. Avere infatti un rete di aziende nel settore dell’ospitalità che assumano e permettano di fare tirocini a persone con disabilità intellettiva è un obiettivo che rende il Vecchio Continente un’Europa che garantisce a tutti i lavoratori una reale mobilità e anche alle persone con sindrome Down. Ad oggi, ricordo, sono 8 le agenzie formative coinvolte, 20 gli alberghi e 32 i tirocinanti con disabilità intellettiva tra Italia e Portogallo, ma il numero è destinato a crescere».
A Roma erano presenti anche Paolo Virgilio Grillo, presidente nazionale dell’AIPD, Matteo Leporelli, Flavia Peruzzini e Andrea Corradi, tre tirocinanti con sindrome Down che stanno partecipando al progetto, Gilda Schiavoni, coordinatrice della sperimentazione per l’AIPD sia in Italia che in Spagna e in Portogallo, Enrico Palladino, tutor AIPD, Giorgio Tocchi, manager dell’Hotel Roma Aurelia Antica e Cristiano Sarro, tutor in cucina.
Ma come funziona concretamente la App? Si basa su tre canali comunicativi, testo scritto in alta comprensibilità, immagini e video. Personalizzabile, il supporto tecnologico organizza il lavoro tagliandolo sul profilo del lavoratore, con una sezione Lavoro settimanale fatta dei contenuti, delle azioni da svolgere e degli strumenti che si utilizzano nella propria mansione. Attualmente sono presenti otto ruoli lavorativi, tra cui aiuto cuoco, cameriere ai piani, di sala, colazione, servizio spiaggia».
Fonte: Superando
Link utili: OMO, AIPD, Commissione europea, Android, Apple Store
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