Arriva Aipoly, App con intelligenza artificiale per non vedenti

Una App che permette alle persone non vedenti di “vedere” grazie all'intelligenza artificiale: si chiama Aipoly e consente di esplorare il mondo in maniera diversa, attraverso una tecnologia che, grazie alle telecamere degli smartphone, comunica ai non vedenti ciò che stanno inquadrando con una voce guida
 
A realizzarla sono stati l'imprenditore Alberto Rizzoli co-fondatore di Aipoly (22 anni), Marita Cheng (26 anni) e Simon Edwardsson (27 anni), tre giovanissimi che hanno messo a punto questa rivoluzionaria app. "Il non vedente - spiegano - può prendere il cellulare in mano e con la telecamera inquadrare tutto quello che ha davanti: bottiglia verde di acqua, piuttosto che mela rossa. Il cellulare scandirà in vivavoce tutto quello che la telecamera inquadra permettendo di sapere perfettamente quello che si ha di fronte".

I tre ideatori hanno costruito un prototipo in pochi giorni, inserendo il programma in uno smartphone, ed una volta scattata una foto, dopo qualche secondo di attesa, hanno ricevuto una risposta dal programma: “bottiglia d’acqua”, il primo oggetto identificato da Aipoly. “Ci siamo resi conto – spiega Alberto Rizzoli – che i recenti sviluppi della tecnologia dei computer potevano aiutare anche a creare, grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale, un’applicazione che potesse aiutare i non vedenti a “leggere” gli oggetti”.

Utilizzando una rete neurale istruita su un dataset di 10 milioni di immagini collezionate da Teradeep, Aipoly sviluppa “Aipoly Vision” un’applicazione per smartphone che permette di identificare circa 1000 oggetti diversi e 900 colori in tempo reale, come se la telecamera parlasse e avesse una mente propria.

Fonte: Adnkronos