Alla presentazione erano presenti in sala il Prefetto Luigi Mone, il Direttore Centrale degli Affari generali della Polizia di Stato, in rappresentanza del Capo della Polizia, Alessandro Pansa, e il Presidente Nazionale dell’ENS, Giuseppe Petrucci.
Il progetto, ideato in collaborazione con la Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, è dedicato alle persone sorde che presentano uno svantaggio comunicativo - relazionale che impedisce loro l’utilizzo dei normali canali di accesso alla comunicazione e all'informazione. Tale disabilità infatti risulta essere particolarmente problematica in una situazione di emergenza.
"Nella vita quotidiana - spiegano i promotori - le persone sorde sono costrette a rivolgersi a parenti, amici o estranei anche per poter effettuare semplici telefonate personali: in una situazione di emergenza ciò diviene ancora più problematico".
Da qui l’idea di base che prevede l’uso di un’applicazione su smartphone o tablet che consente alla persona sorda di inviare una richiesta di emergenza alla sala operativa della questura tramite l’inoltro di una mail con i dati del richiedente, il tipo di richiesta, il posizionamento geografico e dati di eventuali interpreti da contattare.
Obiettivo finale del progetto è dunque quello di abbattere le barriere e consentire ai diversamente abili di gestire la propria vita in piena autonomia così come sancito dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Fonte: Parsifal