Sul sito istituzionale della Regione Lombardia sono disponibili le indicazioni per la redazione dei Piani di Protezione Civile comunali, provinciali e della città metropolitana di Milano.
I Comuni sono tenuti a dotarsi di un Piano di Protezione Civile (PPC), da approvare con delibera consiliare, e a provvedere alla verifica e all'aggiornamento periodico del medesimo, come già previsto dalla Legge n. 100 del 2012 (G.U. n.162 del 13 luglio 2012). Inoltre, il Codice di Protezione Civile (d.lgs. n. 1 del 2018) ribadisce la necessità della delibera di Consiglio comunale per la validazione del Piano, oltre a rinnovare e arricchire con nuove indicazioni l'intera materia della pianificazione di Protezione Civile.
Per la redazione dal punto di vista tecnico del Piano, che può avvenire in forma singola e associata, le amministrazioni locali devono attenersi agli Indirizzi operativi regionali per la redazione e l’aggiornamento dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali, approvati con d.g.r. n. 7278 del 7 novembre 2022.
In Regione Lombardia è stata creata una piattaforma informativa, strumento unico per tutti gli Enti, denominata “Piani di Protezione Civile online”, che contiene tutte le indicazioni necessarie alla stesura o aggiornamento dei Piani e che imposta un linguaggio univoco, facilitando quindi la comunicazione tra i centri di coordinamento delle emergenze, come definito dalle Indicazioni operative del Capo Dipartimento della Protezione Civile inerenti “La determinazione dei criteri generali per l’individuazione dei Centri operativi di Coordinamento e delle aree di emergenza” del 31 marzo 2015 n. 1099.
Regione Lombardia in questo contesto supporta tecnicamente, per competenza, i comuni, le Province e gli altri Enti indicati come preposti alla pianificazione, (Comunità Montane, Parchi, etc.), fornisce indirizzi e linee guida per la redazione dei piani, e predispone direttamente alcuni tipi di pianificazione di settore di livello regionale come il Piano di soccorso rischio sismico, il Piano rischio valanghe, il Piano di gestione rischio alluvioni (PGRA) e i Piani di emergenza dighe.
Con il recepimento delle direttive del Codice della Protezione Civile e della Direttiva di Regione Lombardia i comuni e gli enti probivirali aderiscono ad un modello d'intervento che prevede, tra le altre misure anche quelle che riguardano le persone con disabilità ed in condizioni di fragilità sociale.
Infatti, nell’attività di definizione degli scenari per ciascuna tipologia di rischio è previsto lo sviluppo di diversi livelli informativi, tra i quali è specificato che gli enti preposti alla stesura e all'aggiornamento del Piano di Protezione Civile devono prevedere all'interno del documento di pianificazione la stima del numero delle persone in condizioni di fragilità sociale e con disabilità (secondo i dati trasmessi dal Servizio sanitario regionale).
Nella composizione degli scenari di rischio, nel caso sia prevista l’evacuazione di aree e di edifici residenziali, in fase di
pianificazione devono essere predisposti gli elenchi delle persone coinvolte, suddivise per numero civico, segnalando la presenza di persone con disabilità e/o anziani che necessitano di particolari attenzioni (da prevedere anche nel modello di intervento), così come nel caso in cui abbia luogo l’evacuazione (preventiva o di soccorso), si deve tenere conto del numero delle persone interessate. A questo proposito, si deve procedere ad un’analisi dettagliata della composizione della popolazione esposta al rischio e passibile di sgombero, analizzando la tipologia delle persone da evacuare (anziani, bambini, persone con disabilità, persone che utilizzano in continuità apparecchiature elettromedicali, malati): per ciascuna di queste categorie si devono prevedere adeguate modalità di evacuazione e strategie di informazione ai congiunti, per consentire in seguito il ricongiungimento dei nuclei familiari. Dovrà inoltre essere definita l'eventuale necessità di evacuare ospedali o edifici rilevanti quali scuole, fabbriche, centri commerciali, etc.
Anche dal punto di vista della comunicazione si devono considerare le specificità che compongono la comunità: principalmente anziani, persone con disabilità, giovani, stranieri.
La terza età non è solo espressione di una possibile fragilità ma, al contrario, rappresenta un punto di forza se viene coinvolta come testimone privilegiato nel diffondere le buone pratiche.
Per le persone con disabilità è opportuno creare un confronto tra il mondo della protezione civile e il mondo della disabilità, affinché non siano solo considerati gli elementi di vulnerabilità ma venga avviato anche un percorso che rafforzi le componenti di autoprotezione e incrementi la consapevolezza circa i rischi e le misure di risposta nei diversi contesti. Parimenti, le metodologie divulgative e relazionali devono essere improntate alla massima accessibilità da parte di tutti i cittadini.
Piani di Protezione Civile online
Attraverso PPC online, ogni Comune può redigere il Piano rispetto ai seguenti rischi, per ciascuno dei quali è presente una scheda dedicata:
Per gli altri rischi citati dalla legge regionale sulla Protezione Civile (l.r. n. 27 del 2021) e per poter aggiornare il Piano nella sua totalità, tale da essere approvato con delibera di Consiglio comunale, il Comune può caricare ulteriori documenti in formato PDF all'interno degli appositi campi presenti nella scheda "Introduzione". Ulteriori dettagli e informazioni su come accedere al servizio a questo link
Fonte e foto RegioneLombardia
Articoli ed interviste correlati:
Link utili: RegioneLombardia, Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018: Codice della protezione civile, Legge n. 100 del 12 luglio 2012-Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile