Ci sono poi le aree di accoglienza, ovvero dei posti protetti dove i cittadini possono essere ospitati, come alberghi, scuole, strutture sicure dove soggiornare nei primi momenti.
La città è stata divisa in settori che sono stati censiti sotto l'aspetto dimensionale. Olbia è stata suddivisa in 123 bacini, attraverso un lavoro del servizio toponomastica del comune. Sono state calcolate il numero delle persone presenti in ogni bacino e a fianco di ogni bacino è stata trovata una zona sicura per eventualmente ricoverare la gente.
Presenta alla conferenza stampa il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli che ha dichiarato: "Sono state attivate tutte le attività nelle scuole e in città per prevenire, ma soprattutto per insegnare alla popolazione come comportarsi. Come sindaco ho proceduto a formalizzare un piano che stabilisce l'organigramma dei tecnici comunali che devono essere coinvolti durante le fasi della gestione delle emergenze e delle allerta meteo.
In questi ultimi mesi c'è stata una forte accelerazione da parte della Regione con la protezione civile nazione di tutte quelle procedure e quei sistemi per la prevenzione. Sia il sistema di comunicazione che di prevenzione è stato potenziato. I Comuni sono stati chiamati a fare la loro parte e anche il comune di Olbia si è adeguato. Abbiamo così trovato le aree di attesa e di accoglienza". Tutte le persone disabili, allettate, con handicap sono state censite in maniera tale che durante un ipotetica emergenza gli operatori sappiano dove andare e come comportarsi, per intervenire in maniera mirata.
"Desideriamo rimuovere quegli ostacoli e preconcetti che qualcuno può avere rispetto all'affidare all'amministrazione comunale informazioni private - ha dichiarato Giovannelli- come il fatto di avere in casa persone non autosufficienti. Ovviamente stiamo parlando di persone che vivono al piano terre in zone a rischio. Si può comunicare queste situazioni al numero verde 52020".
Presente anche l'assessore alla sicurezza Ivana Russu che ha spiegato i provvedimenti messi in campo: "L'individuazione delle varie aree è stato fatto tramite la sovrapposizione delle varie cartine della città, che comprendono anche quelle realizzate a seguito dell'alluvione. Sono state anche create le mappe delle strade che dovrebbero essere chiuse alla circolazione durante l'alluvione.
La necessità è che la popolazione sia informata su come comportarsi in fase di emergenza, soprattutto tutti coloro i quali vivono al piano terra. Durante l'evento calamitoso nessuno deve mettersi in macchina o andare per le strade a piedi, perché tutti devono muoversi prima, prontamente avvisati a seguito dell'attivazione del piano da parte della Protezione civile".
Il prontuario per la popolazione verrà pubblicato a breve sul sito del comune e verrà diffuso attraverso l'app creata, e diffuso tramite i social network. Tra pochi giorni partirà anche un'attività formativa, attraverso delle riunioni, per informare e spiegare agli anziani tutte le norme di autoprotezione.
Fonte: Sassari Notizie