Il 25 giugno si è tenuta a Roma l'Assemblea Nazionale delle Misericordie. L'incontro è stato un occasione per fare un bilancio delle attività svolte dalla Confraternita nell'ultimo anno.
Il protrarsi della pandemia, la guerra in Ucraina, l’attenzione al sociale, l’accoglienza, la collaborazione. E’ stato un anno denso di sfide quello delle Misericordie d’Italia, raccontato nel corso assemblea nazionale a Roma con alcuni temi chiave nel discorso con cui il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie Domenico Giani, da un anno al timone dell’organizzazione, ha aperto l’Assemblea nazionale il 25 giugno nella Capitale ricordando l'impegno delle Misericordie nell'emergenza Ucraina, volto a dare supporto alla popolazione su molteplici ambiti: la raccolta di aiuti, che ha avuto una grandissima risposta da parte degli italiani; il trasporto dei civili sia direttamente verso i confini di Polonia e Ucraina, anche attraverso il DisEvac, il servizio volto all’evacuazione in emergenza di persone fragili, con disabilità o con specifiche necessità, attivato tramite il Dipartimento della Protezione Civile, sia con un ponte aereo da Milano in collaborazione con il CISOM, solo per citare alcune delle iniziative svolte.
Il Presidente Giani ha voluto ricordare ai convenuti dell'assemblea nazionale il grande lavoro svolto dai volontari delle Misericordie italiane anche durante la pandemia di Covid-19 che ha avuto conseguenze e ripercussioni anche socio-economiche.
Attraverso il Progetto “HOPE”, un progetto coordinato e realizzato dalla Confederazione Nazionale grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’organizzazione ha voluto creare una struttura volta al miglioramento delle condizioni di vita di persone svantaggiate.
“Hope”, secondo quanto ricordato anche da Giani “è un progetto aperto a tutti coloro si trovino in condizioni di difficoltà ed abbiano bisogno di un sostegno, erogato tramite le ‘Case del Noi’, diffuse in tutta Italia, veri e propri spazi inclusivi aperti ai cittadini in cui sentirsi ascoltati sempre, dove il personale volontario, altamente formato all’accoglienza, potrà prendere in carico eventuali bisogni e richieste, ma anche attraverso gli Empori Solidali, in cui le persone possono fare la spesa gratuitamente, utilizzando una tessera, e reperire beni di prima necessità. In queste forme di supporto concreto alla popolazione è centrale la dignità della persona”.
il progetto HOPE interverrà in tutto il territorio nazionale, dando risposte concrete grazie alla presenza capillare sui territori delle sedi di Misericordie afferenti alla Confederazione.
La costruzione di una rete di protezione sociale per le emergenze sociali, passa attraverso la realizzazione delle 'CASA DEL NOI': veri e propri spazi inclusivi e aperti a chi si trova in un momento di difficoltà, uno spazio dove sentirsi accolti e ascoltati sempre, qualsiasi sia la propria condizione, in linea con quanto previsto dalle “Linee guida Casa del Noi”. A tal proposito, viene posta attenzione all'accessibilità degli spazi per le persone con disabilità.
La "“Casa del Noi” è un intervento sul territorio col compito di attivare una rete nella comunità per far fronte a problemi specifici, con il presupposto che la comunità abbia già in sé le risorse per farsi carico dei propri problemi.
Il nostro servizio non deve andare in contrapposizione con quelli del territorio, ma è necessario costruire una collaborazione con essi per far fronte alla complessità e varietà di bisogni espressi dalla popolazione." Linee guida del progetto Hope (per leggerle clicca qui).
La costruzione di reti a livello locale è un fattore fondamentale anche per prepararsi alle emergenze che possono colpire un territorio.
La mappa con le Case del Noi in Italia
Fonte e foto: Misericordie
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Link utili: Misericordie d'Italia, Cisom, Dipartimento Nazionale della Protezione civile