È iniziato il 12 aprile con la pubblicazione online sul sito istituzionale il processo finale per l’elaborazione del nuovo Piano di Protezione civile del Comune di Varese. Un documento che esordisce con le parole di Giuseppe Zamberletti, cui l’amministrazione dedica questo lavoro. “La sfida della Protezione Civile è una sola – le parole di Zamberletti riportate nel documento - deve sognare, auspicare e operare affinché, in prospettiva, l’organizzazione del soccorso sia sempre meno importante, nel senso che si è chiamati a sviluppare sempre di più la politica di prevenire e la capacità di prevedere”. Il Piano di Protezione civile è fondamentale per ogni comunità perché contiene tutti gli elementi di pianificazione delle attività di previsione e prevenzione per la salvaguardia di popolazione e territorio in caso di calamità ed emergenza.
Il percorso di partecipazione. Ora inizia il percorso di partecipazione e condivisione aperto a tutti i cittadini del Comune di Varese, attraverso diversi incontri dedicati che hanno l'obiettivo di raccogliere entro il 31 maggio i suggerimenti da parte dei diversi portatori di interesse. Il documento potrà inoltre essere consultato online e si potranno inviare i suggerimenti al Comune. Si parte dalla presentazione del documento alla Commissione Sicurezza. Subito dopo il documento verrà presentato ai Consigli di quartiere e aperto quindi a tutti i cittadini interessati. A seguire ci sarà un incontro dedicato al mondo degli ordini professionali e alle associazioni di volontariato. A questo punto, con i suggerimenti raccolti, il documento passerà ad una seconda commissione, prima di essere presentato in Consiglio comunale per il voto finale.
Il Piano di Protezione Civile del Comune di Varese è formato da una Relazione generale, con un'introduzione dedicata a definire la Protezione civile, l'inquadramento normativo e gli ambiti di intervento, con attività volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento. È poi presente una definizione delle caratteristiche territoriali e demografiche, con il territorio comunale suddiviso in rioni, con i dettagli dell'inquadramento geologico, geomorfologico, meteo-climatico, relativo a infrastrutture di trasporto e reti tecnologiche. Un capitolo importante è dedicato ad un approfondimento che riguarda la comunicazione in emergenza, con la gestione dei flussi comunicativi in situazioni di emergenza prevedibili e non con le diverse modalità operative in base ai rischi naturali e antropici che possono presentarsi. Un modello di comunicazione dell'emergenza che è strutturato in modo da poter essere declinato anche in altri territori.
Nella relazione generale tra le altre misure sono contenute quelle riguardanti la tutela delle persone con disabilità in emergenza. Al punto F2 Sanità, assistenza sociale e veterinaria, è specificato che Il responsabile opera con i referenti in campo sanitario, sia per l’emergenza-urgenza AREU, sia per l’assistenza ospedaliera ed extra ospedaliera (ATS, ASST). Un ulteriore supporto può essere fornito da Croce Rossa Italiana e da Organizzazioni di Volontariato che operano nel settore sanitario. Supporta le attività di censimento dei soggetti fragili es. disabili, elettromedicati e delle loro necessità, si occupa, di concerto con i titolari delle altre funzioni, di gestire l’assistenza alla popolazione che si trova nelle aree di attesa o di ricovero.
Nel documento al Capitolo 7 sono inoltre riportate le linee guida per l'assistenza e il soccorso alle persone con disabilità con le specifiche indicazioni sulle modalità d'intervento mirato secondo le specifiche necessità dettate dal tipo di disabilità: motoria, cognitiva e sensoriale.
La divulgazione ai cittadini. Il vademecum in caso di emergenza. Il percorso di definizione del piano non si ferma qui, perchè a questo farà seguito un'ulteriore fase di condivisione con la città, attraverso la divulgazione di un vero e proprio vademecum rivolto a tutti, cittadini e scuole, con le informazioni volte informare sui comportamenti da adottare per una corretta gestione del rischio.
Fonte: Comune di Varese
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