Proseguiamo con le interviste rivolte alle Regioni con l’intento di monitorare le buone pratiche in tema di protezione civile e disabilità e al tempo stesso di valorizzare le iniziative regionali. È il turno della Sardegna nello specifico del Direttore generale della Protezione civile regionale, ingegnere Antonio Pasquale Belloi. Di seguito l'intervista disponibile sottotitolata sul canale YouTube di Abili a proteggere.
Quali sono state le attività promosse dalla Regione Sardegna?
Da subito la Regione Sardegna si è adoperata per la creazione di un Nucleo URP emergenze al fine di fornire informazioni alla popolazione in generale e alla popolazione vulnerabile in particolare. Sono stati attivati dei numeri verdi ed indirizzi e-mail, tra cui anche uno dedicato ai sindaci, con lo scopo di gestire il grande flusso informativo anche di carattere sanitario.
In qualità di Direttore generale della protezione civile, ho approvato misure operative sia per il mondo del volontariato che per i Comuni, soprattutto con riferimento all'assistenza alla popolazione e all'assistenza alle persone con disabilità. I volontari, che hanno svolto un ruolo fondamentale, hanno svolto attività di informazione rivolta alla popolazione, consegna di generi alimentari a domicilio, di medicinali e di dispositivi di protezione individuale. Anche l'Agenzia Forestas della Regione Autonoma della Sardegna ha contribuito a garantire l'assistenza alla popolazione in isolamento fiduciario e quarantena.
Inoltre, è stata svolta un'azione di sensibilizzazione in occasione della richiesta alle Prefetture locali di fornire indicazioni chiare ed univoche sulle modalità di spostamento per motivi di salute e per supporto ai propri congiunti: le persone con disturbi comportamentali o con disagio psichico furono incluse fra quelle che potevano beneficiare della possibilità di spostarsi per motivi di assoluta urgenza.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale abbiamo creato percorsi ad hoc per i soggetti fragili, che quali hanno potuto effettuare la vaccinazione presso le strutture ospedaliere mentre tutti gli altri soggetti hanno usufruito dei centri vaccinali appositamente costituiti.
Durante l'emergenza avete usato una comunicazione accessibile per le persone con disabilità?
Sul sito tematico della protezione civile è stata attivata un'apposita sezione "Emergenza Coronavirus Sardegna" accessibile anche dalle persone con disabilità. Inoltre sul sito della Regione Sardegna è presente un’ulteriore sezione generale che raccoglie tutte le notizie e informazioni utili rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa per la fruizione dei contenuti da parte delle persone con disabilità.
Quali Comuni della vostra regione hanno risposto in maniera efficace ai bisogni più ricorrenti delle persone vulnerabili e con disabilità?
Tutti i Comuni della Sardegna si sono attivati per garantire assistenza alle persone vulnerabili, studiando modalità personalizzate di comunicazione che tenessero conto delle loro specifiche esigenze, anche di concerto con le associazioni di categoria del territorio che sono state spessoconvocate nei tavoli regionali.
La Regione ha adottato dei provvedimenti in materia di disabilità utili ai fini di protezione civile?
Nell'ambito della pianificazione di emergenza sono state individuate le strutture operative locali idonee a dare supporto ai soggetti “fragili” noti ai servizi sociali comunali o comunicati ai sindaci direttamente dalle Asl. Sono state, inoltre, fornite delle indicazioni ai sindaci per intercettare, con l'aiuto delle politiche sociali comunali, le persone sole, anziane o comunque appartenenti alle categorie vulnerabili.
Ringraziamo l'ingegnere Antonio Pasquale Belloi, Direttore Generale della Protezione Civile Regione Sardegna, per la disponibilità e cortese collaborazione dimostrate.
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