L’Istituto Serafico di Assisi ha attivato il numero verde 800 090 122, operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 15,00 alle ore 17,00 attraverso il quale un’equipe multidisciplinare di medici e professionisti risponde alle richieste dei genitori dei ragazzi con disabilità in difficoltà per l'emergenza Coronavirus.
Quella contro il coronavirus è stata e continua ad essere una battaglia che si combatte su più fronti e che lascia spazio a un’altra emergenza, quella delle persone con disabilità e delle loro famiglie: ci sono tanti operatori che continuano senza sosta a prendersi cura delle persone più fragili, una delle categorie più a rischio di contagio, non solo perché a causa della loro condizione clinica e fisica hanno maggiori probabilità di contrarre il virus e di subirne complicanze gravi, ma anche perché necessitano di una costante assistenza. Tra questi c’è l’Istituto Serafico di Assisi che, durante la fase più acuta della pandemia, ha accolto in modo stabile gli 80 ragazzi ricoverati in regime residenziale poiché, a causa delle misure restrittive imposte dalle Autorità, non hanno potuto fare ritorno nelle loro case.
Sebbene il Decreto-Legge del 17 marzo 2020 n. 18, il cosiddetto decreto “Cura Italia”, abbia imposto la chiusura dei centri diurni dedicati ai disabili per contenere la pandemia, l’erogazione di queste attività richiede tempistiche non immediate per l’attivazione di nuovi accordi e di una nuova organizzazione delle prestazioni. Una macchina complessa non facile da avviare, specie in un momento di grave crisi sanitaria.
Nel frattempo, per dare un sostegno concreto alle famiglie dei ragazzi con disabilità gravi, che si sono ritrovate a fare i conti ormai con una quotidianità spesso difficile e complicata, l’Istituto Serafico ha attivato su tutto il territorio nazionale il numero verde 800 090122 attraverso il quale un’equipe multidisciplinare di medici e professionisti offre risposte ai genitori in difficoltà.
«I centri diurni per le persone con disabilità non sono semplici “parcheggi” in cui le persone vengono impegnate solo in attività occupazionali, sono luoghi in cui si attuano importanti piani di riabilitazione individuale, attraverso figure altamente qualificate dell’ambito sanitario e pedagogico. Centri in cui le persone riacquistano autonomie, vengono curate e monitorate costantemente. Con la chiusura del nostro centro semiresidenziale abbiamo iniziato a monitorare tutti i nostri piccoli attraverso un servizio di supporto telefonico alle famiglie – spiega Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico. Il carico assistenziale gravato sui genitori in un periodo così complesso è inimmaginabile e non potevamo accettare passivamente un improvviso azzeramento di tutti i progressi e le autonomie conquistate con fatica e con tanta pazienza dai nostri piccoli. Per questo motivo abbiamo deciso di estendere il nostro servizio a tutte le famiglie che avessero avuto necessità di un confronto e di un supporto, attivando un numero verde nazionale attraverso il quale i nostri specialisti sono stati vicini alle famiglie per supportarle nella gestione del “care” quotidiano.
Il centro semiresidenziale dell' istituto Serafico accoglie solitamente bambini con gravi pluriminorazioni. Bambini che si alimentano via peg, che hanno molte crisi epilettiche anche in un solo giorno, che presentano diversi tipi di disabilità motoria o con problemi legati alla disfagia. Altri hanno gravi disturbi dello spettro autistico, molti sono iperattivi, con gravi forme di autolesionismo e di comportamenti problema. Per le famiglie di bambini e ragazzi con queste tipologie di problemi è molto difficile affrontare l’emergenza totalmente da soli.
Fonte: IstitutoSerafico di Assisi (Fb)
Link utili: Ist. Serafico di Assisi, Decreto-Legge del 17 marzo 2020 n. 18
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