Prestare assistenza alle persone con disabilità in situazioni di emergenza richiede alcuni accorgimenti particolari. I suggerimenti possono e devono interessare tutti, anche se nel nucleo familiare non vivono persone con disabilità: in emergenza può capitare di soccorrere non solo i propri familiari, ma anche amici, colleghi di lavoro, conoscenti, vicini di casa, compagni di scuola, persone che hanno bisogno di aiuto incontrate per caso. È bene che tutti abbiano almeno le nozioni di base per prestare un’assistenza adeguata e consapevole alle persone con disabilità.
Assistere una persona con disabilità motoria
È bene tentare di coinvolgere sempre la persona da soccorrere nello spostamento, incoraggiandola ad una collaborazione attiva, secondo le proprie capacità
- se possibile e se la comunicazione è prolungata, mettiti al livello degli occhi della persona in sedia a ruote
- non appoggiarsi ad una sedia a ruote o ad un altro dispositivo di assistenza
- non dare per scontato che una persona voglia essere spinta: chiedi sempre prima
- rivolgiti direttamente alla persona in sedia a ruote, anche se accompagnata
Se la persona può allontanarsi mediante l’utilizzo di una sedia a ruote
- assicurati che il percorso sia libero da eventuali barriere architettoniche
- in presenza di ostacoli, quali scale o gradini, aiutala a superarli nel seguente modo: posizionati dietro la sedia a ruote, impugna le maniglie della sedia inclinandola all’indietro di circa 45° e affronta l’ostacolo, mantenendo la posizione inclinata fino a che non raggiungi un luogo sicuro e in piano. Ricorda di superare l’ostacolo procedendo sempre all’indietro.
Per il trasporto di una persona non in grado di collaborare non sottoporre a trazione le sue strutture articolari perché potresti provocarle danni, ma utilizza come punti di presa il cingolo scapolare (complesso articolare della spalla) o il cingolo pelvico (complesso articolare del bacino e delle anche).
Assistere una persona con disabilità sensoriale
Persone con disabilità uditiva
- Facilita la lettura labiale, eviterai incomprensioni ed agevolerai il soccorso
- quando parli, tieni ferma la testa e posiziona il viso all’altezza degli occhi dell’interlocutore e, se è possibile, posizionati in un’area illuminata
- parla distintamente, possibilmente con una corretta pronuncia, usando frasi brevi con un tono normale
- scrivi in stampatello se hai difficoltà a comunicare nomi e parole oppure se la persona che stai assistendo non è in grado di leggere il labiale
- mantieni una distanza inferiore al metro e mezzo.
Anche le persone con protesi acustiche hanno difficoltà a recepire integralmente il parlato, cerca quindi di attenerti alle stesse precauzioni.
Persone con disabilità visiva
È fondamentale garantire la massima sicurezza e assistenza alle persone con disabilità visiva con la massima empatia durante eventi calamitosi.
Comunicazione e Assistenza: annuncia la tua presenza con voce calma e determinata, specificando il tuo nome e chiedendo quello della persona con disabilità visiva. Spiega la situazione di pericolo e le azioni da intraprendere direttamente all’interlocutore, evitando terze persone nella conversazione e descrivendo con attenzione i passaggi o i movimenti necessari.
Presenza di cane guida: valuta rapidamente se la situazione di emergenza permette di portare in salvo sia il cane guida che il suo padrone insieme.
Se lo ritieni opportuno in caso di evacuazione o fuga rimuovi tramite i due moschettoni l’ancoraggio alla maniglia della guida e attaccala alla fibbia di aggancio centrale sulla pettorina (questo accorgimento funge da antiribaltamento della medesima evitando così che la stessa vada a cadere sulla parte superiore del muso del cane).
Rimuovi anche il guinzaglio per evitare che il cane si impigli, lasciando solo la pettorina per fare riconoscere il cane guida come tale
Sicurezza durante le Cure: se presente, presta attenzione alle reazioni del cane guida verso gli operatori che offrono soccorso alla persona con disabilità; adotta misure di sicurezza appropriate.
Accompagnamento: se la persona con disabilità visiva è cosciente e deambulante deve seguire l’operatore soccorritore. Guida la persona attraverso il percorso utilizzando il metodo ritenuto più idoneo, come prendendola sotto il braccio, facendola aggrappare alla tua spalla o mettendola dietro di te con le mani sulle tue spalle, specialmente in percorsi stretti o insicuri.
Segnalazione degli Ostacoli: annuncia la presenza di ostacoli lungo il percorso e indica la loro posizione (destra, sinistra, alto, basso), continuando a parlare per rassicurare la persona cieca che non ha la percezione di quello che c’è intorno
Accompagnamento di Gruppo: se accompagni più persone con disabilità visiva, organizzale in fila indiana e invita la prima della fila e le seguenti a passarsi le informazioni.
Sicurezza finale: non abbandonare mai la persona una volta raggiunto un luogo sicuro o assicurati che sia sempre assistita da qualcuno.
Eventuale gestione del cane guida Isolato: se il cane guida è stato isolato dal padrone, quando possibile riconsegnalo alla persona cieca, altrimenti tienilo per guinzaglio e consegnalo appena possibile ad un parente/amico o ai servizi comunali.
Assistere una persona con disabilità cognitiva
Ricorda che persone con disabilità di apprendimento potrebbero:
- avere difficoltà nell’eseguire istruzioni complesse, che vadano oltre una breve sequenza di semplici azioni
- in situazioni di pericolo, mostrare atteggiamenti di parziale o nulla collaborazione verso chi attua il soccorso
- avere difficoltà nell’esprimersi, anche se hanno spesso una capacità di comprensione del linguaggio parlato sviluppata.
Perciò:
- accertati che la persona abbia percepito la situazione di pericolo
- se la persona dimostra di avere problemi di scarso senso direzionale accompagnala verso l’area di attesa più vicina
- fornisci istruzioni suddividendole in semplici fasi successive, rivolgendoti direttamente alla persona
- usa segnali semplici o simboli facilmente comprensibili
- cerca di interpretare le eventuali reazioni
- di fronte a comportamenti aggressivi mantieni la calma, parla con voce rassicurante e dai la precedenza alla salvaguardia dell’incolumità fisica della persona.
Le tecniche di trasporto adeguate
In caso di un solo soccorritore utilizza la tecnica detta “presa crociata”, consigliabile sia per la sicurezza nella presa che per la salvaguardia del soccorritore, eseguendo le seguenti mosse
- aiuta la persona con disabilità ad incrociare gli avambracci davanti al tronco
- posizionati alle sue spalle
- infila le mani sotto le sue ascelle e afferrane gli avambracci
- tira verso l’alto facendo forza sul complesso braccio-spalla, sollevando l’intero tronco della persona
In caso di due soccorritori se dovete movimentare persone collaboranti lungo percorsi non particolarmente difficili procedete nel seguente modo:
- disponetevi ai fianchi della persona da soccorrere
- afferratene le braccia avvolgendole intorno alle vostre spalle
- aggrappatevi all’avambraccio del partner
- unite le vostre braccia sotto le ginocchia della persona
- alzatela e spostatela dalla zona di pericolo
Se il trasporto deve essere effettuato in passaggi stretti il soccorritore posteriore deve attuare una “presa crociata” mentre quello anteriore deve afferrare la persona tra le ginocchia ed i glutei.
Se dovete attraversare passaggi angusti (molto stretti e bassi), si dovrà utilizzare la tecnica del trasporto per strisciamento, procedura molto utile anche nel caso si disponga di poche forze residue.
È possibile inviare suggerimenti o integrazioni per migliorare queste indicazioni all’indirizzo [email protected].
Fonte: Dipartimento Protezione Civile, “Il soccorso alle persone disabili: indicazioni per la gestione dell’emergenza” del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Foto 1, 2 e 5 del Dipartimento Protezione Civile, Redazione Abili a proteggere
Indicazioni in pillole
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