A partire dal 2019 l'Amministrazione ha sostituito il precedente Piano Generale del 2008, oramai obsoleto, con un nuovo piano in linea con le normative vigenti regionali e nazionali, che viene aggiornato annualmente dai tecnici del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile e condiviso con le Strutture Operative e Territoriali di Roma Capitale.
La nuova edizione 2021 risente della situazione di emergenza sanitaria che ha caratterizzato l’intero anno passato: sia per la grande quantità di attività e servizi di assistenza alla popolazione e supporto alle Istituzioni che il Dipartimento si è trovato a realizzare, sia perché la situazione ha presentato problematiche inedite, almeno negli ultimi 50 anni, su scala non solo cittadina, ma nazionale e globale.
La risposta prodotta dal Dipartimento e dal Sistema di Protezione Civile di Roma Capitale nel suo complesso nella prima fase dell’epidemia (marzo-giugno 2020), ha prodotto più di 8.000 servizi emergenziali, rispetto ad un massimo di circa 2.500 servizi annui, resi dal 2013, in una situazione di potenziale pericolo di contagio che ha riguardato gli stessi operatori della protezione civile e, in primo luogo, il mondo del volontariato. L’esperienza della prima fase ha indotto a sistematizzare le attività svolte ed a formulare un piano di misure di contrasto alla pandemia, soprattutto in quelli che sono gli aspetti indiretti e le ricadute sociali sulla popolazione che rivestono carattere emergenziale.
Nell'aggiornamento del Piano di Protezione Civile di Roma Capitale si fa, inoltre, riferimento alla sicurezza inclusiva, citando, nel fascicolo 1 dedicato alle informazioni generali d’inquadramento e agli aspetti generali del Sistema di Protezione Civile di Roma Capitale, l'esperienza dell'esercitazione HYDRA 2019. La simulazione di intervento di emergenza in caso di evento alluvionale HYDRA 2019 si è svota presso i laghi nel Parco del Tevere EXTREME del Municipio XV, coinvolgendo target differenti di fruitori quali volontari di Protezione Civile specializzati nel rischio idrogeologico/idraulico e ragazzi in età scolare anche con disabilità. In particolare, per le strutture di volontariato specialistiche della Protezione Civile di Roma Capitale è stata adottata la formula del workshop formativo relativo a: tecniche di autosoccorso e di primo soccorso in ambiente acquatico (ATP); tecniche di ricerca dispersi in superficie e sotto maceria; tecniche di montaggio, verifica e utilizzo delle diverse attrezzature di pompaggio utilizzate negli interventi inerenti il rischio idrogeologico/idraulico.
I ragazzi in età scolare con disabilità che hanno partecipato all’attività sono stati seguiti da psicologi e sociologi di Organizzazioni di Volontariato specializzate in gestione delle emergenze. Sono state approntate attività che prevedevano tecniche utili all’illustrazione del sistema di protezione civile. Inoltre, sono stati organizzati laboratori tecnico-pratici per sperimentare modalità di autoprotezione per i principali rischi.
Fonte: Comune di Roma
Link utili: Comune di Roma, Piano di Protezione Civile Edizione 2021, Delibera 1/2021, Piano PC: Fascicolo 1 - Informazioni di carattere generale
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