Piano vaccini anti Covid-19 e disabilità. Il Ministero della Salute, in collaborazione con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, l'ISS, Istituto Superiore di Sanità, e AGENAS, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha elaborato il documento "Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19", che aggiorna le categorie cui offrire la vaccinazione e l’ordine di priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, adottato con DM del 2 Gennaio 2021, in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni sui vaccini disponibili. Il documento ha ricevuto parere positivo da parte del Consiglio Superiore di Sanità ed è stato oggetto di un confronto con il Presidente e alcuni componenti del Comitato Nazionale di Bioetica.
Il Piano vaccini individua come categorie prioritarie gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani, gli anziani over 80, le persone dai 60 ai 79 anni, la popolazione con almeno una comorbidità cronica e riporta, inoltre, che, con l’aumento delle dosi di vaccino disponibili, si inizierà a vaccinare anche altre categorie di popolazioni tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali, quali anzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità.
Il Piano riporta che le raccomandazioni su gruppi target cui offrire la vaccinazione "saranno soggette a modifiche e verranno aggiornate in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni" disponibili, in particolare relativamente a "efficacia vaccinale e/o immunogenicità in diversi gruppi di età e fattori di rischio".
Con l'avvio della seconda fase del Piano vaccini le autorità sanitarie hanno inteso aggiornare il target delle categorie destinatarie della campagna vaccinale, con l'obiettivo specifico di stabilire l’ordine di priorità sulla base del criterio del maggior rischio di letalità correlato al Covid-19.
La prima categoria indicata nel documento è quella relativa ai soggetti estremamente vulnerabili a causa particolari patologie, senza distinzioni di età. Le condizioni considerate come "particolarmente a rischio poiché correlate al tasso di letalità associata a Covid-19" sono dovute a malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, HIV, insufficienza/patologia renale, Ipertensione arteriosa, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido e di cellule staminali, grave obesità.
Per quanto riguarda l'Area di Patologia "Condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica" si intende dare priorità a: "Sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; paralisi cerebrali infantili; pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e conviventi; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni."
La seconda e la terza categoria di priorità vengono definite invece sulla base del criterio anagrafico: le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni. A seguire le persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano rischio clinico. Alle prime cinque categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca.
Fonte: Ministero della Salute
Link utili: Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, ISS, AIFA, AGENAS, DM n. 1 del 2 gennaio 2021, Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (agg. 08/02/21), Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19
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