Lo ha deciso il Consiglio comunale del capoluogo votando la mozione presentata dal consigliere di Patto per Cagliari Pierluigi Mannino.
In sostanza, attraverso un tavolo cui partecipano Asl e Servizi Sociali del Comune sotto la supervisione della protezione civile, i disabili devono essere censiti e individuati nelle loro residenze con le caratteristiche di accesso che queste hanno.
Lo scopo è di poterli raggiungere rapidamente in caso di calamità naturale, un’ipotesi purtroppo non più remota come dimostra la tragedia di Olbia con l’alluvione del 18 novembre 2013 e come era stato già dimostrato con l’alluvione di Cagliari e Capoterra il 22 novembre 2008. A Olbia, tra gli altri, è morta una signora anziana disabile che nessuno è riuscito a soccorrere, caso sul quale è in corso un’inchiesta da parte della magistratura. A Capoterra nel 2008 uno dei cinque morti era una signora anziana disabile la cui stanza si allagò fino al soffitto.
Anche nel capoluogo esistono zone ad alto rischio idrogeologico: nella frazione di Pirri intere lottizzazioni sono state costruite in terreni alluvionali e nel 2008 vennero sommerse dall'acqua con grave pericolo per i residenti.
Fonte: La Nuova Sardegna