Abbiamo chiesto alla referente del progetto Io non Rischio 2017 a Genova, dott.ssa Gabriella Fontanesi, Direzione Corpo Polizia Municipale, Settore Protezione Civile e Comunicazione Operativa del Comune di Genova, di raccontarci come è andata la sperimentazione.
Come è andata questa edizione speciale Io non rischio 2017 a Genova?
La giornata del 14 ottobre 2017 si è svolta a Genova in concomitanza con le ultime gare dei Giochi Paralimpici Giovanili Internazionali. Oltre alle Associazioni che hanno aderito alla campagna INR, nell’evento genovese sono state coinvolte altre Associazioni che si occupano di disabilità coordinate da TUR.ACCE.S che si occupa di promozione sociale per il turismo accessibile. La collaborazione tra gruppi di persone sensibili a tematiche solo in apparenza distanti tra loro, quali la protezione civile e la disabilità, ha permesso di realizzare proposte che hanno favorito la curiosità dei cittadini verso entrambi gli argomenti, consentendo un maggior coinvolgimento di diversi target.
Per questo motivo, l’edizione di quest’anno, rispetto alle precedenti edizioni, ha avuto maggior visibilità, maggior interesse dovuto alla multidisciplinarità degli argomenti e, grazie ai 7 gazebo dislocati sul territorio, maggior diffusione.
Ha funzionato il connubio Io non rischio, Giochi paralimpici e disabilità?
Il connubio tra i due eventi è stato stimolante per gli operatori, che sono stati costretti a riflessioni organizzative, come ad esempio la piena accessibilità dei gazebi, ma anche per le persone con disabilità che hanno partecipato alle varie iniziative, che hanno dato alcuni suggerimenti sulle modalità di informazione e comunicazione, come ad esempio la realizzazione di materiali con caratteri molto grandi per le persone ipovedenti.
Quali sono state le reazioni delle persone che hanno preso parte ai laboratori esperienziali dedicati alle simulazioni di differenti disabilità?
Le esperienze proposte a normodotati hanno considerato le seguenti disabilità: motoria, uditiva e visiva. Tutte le simulazioni sono state apprezzate con maggiori accessi per le prove uditive, seguite dalle visive e in fine dalle motorie.In tale contesto gli operatori hanno provveduto a diffondere informazioni agli interessati sulle attività e servizi dedicati.
Particolarmente interessanti sono state le situazioni di capovolgimento dei ruoli che hanno comportato alcune simulazioni, dove il normodotato ha avuto necessità di essere guidato dal disabile per poter compiere attività quotidiane.
Hanno partecipato alla giornata dedicata alla prevenzione dei rischi persone con disabilità?
Avendo posizionato anche due gazebo INR, senza la parte relativa alle simulazioni, presso le sedi dei Giochi Paralimpici è stato possibile avvicinare persone con disabilità per le informazioni previste dalla campagna. In questo contesto è parso evidente la necessità di una comunicazione alternativa per le persone non vedenti (una versione braille della scheda e del pieghevole).
Questa esperienza, che da noi è stata definita un’avventura, ha provocato diversi spunti di riflessione in materia di comunicazione di protezione civile, da sviluppare in progetti futuri, con particolare attenzione alle fasce deboli rappresentate da disabili, ma anche da stranieri e/o senza dimora.
Si ringrazia la dott.ssa Gabriella Fontanesi per l'intervista, il materiale fornito e per la collaborazione dimostrata.
Link utili: Io non rischio, Dipartimento Protezione civile, Regione Liguria, Mappa gazebi con laboratori disabilità, Giochi Europei Paralimpici Giovanili, TUR.ACCE.S., Comune di Genova