Il 10 marzo, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha firmato le indicazioni operative sulla pianificazione inclusiva, con l'obiettivo di fornire criteri chiari per la pianificazione di protezione civile e il coordinamento degli interventi a sostegno delle persone con specifiche necessità durante le emergenze. Con questo termine si intendono le persone per le quali le misure generalmente pianificate potrebbero non essere sufficienti o adeguate, a causa di condizioni temporanee o permanenti.
Le persone più vulnerabili sono anche le più esposte in caso di calamità ed è quindi fondamentale che siano consapevoli dei rischi presenti nel territorio in cui vivono e siano preparate ad affrontarli al meglio.
Per questo, il documento vuole essere un supporto alle amministrazioni competenti nella direzione di assicurare una corretta risposta alle esigenze specifiche della popolazione più vulnerabile in caso di evento, sia dal punto di vista organizzativo che strategico.
Uno spazio particolare è inoltre attribuito alle reti di supporto, infrastrutture sociali basate sulla collaborazione tra gli attori del settore pubblico, privato, comunitario, Terzo Settore e le associazioni di rappresentanza che operano a livello locale per contribuire a ridurre l’impatto dei disastri.
Le reti potranno rappresentare l’ambito nel quale In questo contesto, l’auspicio è quello di sviluppare e promuovere una cultura della protezione civile all’interno delle comunità locali che incentivi il sostegno reciproco, valorizzi le capacità individuali, le rafforzi e le capitalizzi in un’ottica di riduzione del rischio di eventi calamitosi, di accessibilità e di miglioramento della qualità della vita per tutti. Nessuno escluso.
Fonte: Abili a Proteggere, Dipartimento della Protezione Civile
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