Ormai l’inclusione, il benessere, lo stesso progetto di vita di persone con disabilità, anziani e gruppi vulnerabili passa ineludibilmente attraverso l’uso delle tecnologie assistive e digitali.
Lettori di schermo, display Braille, sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), dispositivi di puntamento alternativi al mouse e molte altre tecnologie informatiche e tecniche sono realizzate per rendere accessibili i prodotti hardware o software anche per le persone con disabilità.
A novembre, presso l’Istituto Aldini Valeriani di Bologna, la Fondazione Asphi ha tenuto Handimatica 2024, la mostra-convegno dedicata alle tecnologie digitali “per una società inclusiva”. Gabriele Gamberi, esperto di processi di inclusione per Asphi, ha aperto i lavori dell’evento sul rapporto tra progetto di vita e e tecnologie assistive e digitali. E ne ha parlato con superando.it, che lo ha intervistato: “Le tecnologie assistive che possono utilizzare le persone con disabilità dipendono da vari elementi, come le caratteristiche funzionali, personali e quelle legate allo stato di salute della persona stessa che vuole affrontare un percorso di vita inclusivo e di piena partecipazione sociale. Nella scelta dei supporti spesso non si considera il livello di accettazione che la persona riesce a stabilire con la tecnologia, nella ricerca di un nuovo equilibrio, tra il prima – senza ausilio – e il dopo – con la dotazione di strumenti sostitutivi o compensativi delle proprie ‘periferiche’ e delle proprie ‘autonomie’. A questo si aggiunge un aspetto da non trascurare, come la gradevolezza della tecnologia assistiva e digitale, cercando di nasconderla agli occhi degli altri; se invece è visibile, allora deve essere un oggetto curato anche dal punto di vista estetico”. A proposito delle principali criticità per l’ottenimento delle tecnologie assistive digitali indispensabili, ad esempio, per ogni studente e utente con disabilità, Gamberi dice che “in Italia, ad oggi, il canale di fornitura è soprattutto sanitario a livello di LEA, che purtroppo non segue l’evoluzione rapida delle tecnologie e del digitale e quindi diventa un supporto obsoleto. Sussistono anche alcuni canali paralleli, rispetto ai quali sarebbe necessario un maggior coordinamento a livello nazionale sulle iniziative legate alle tecnologie assistive extra LEA”.
Il Ruolo della IA
“L’intelligenza artificiale (IA) è tra di noi e nei nostri strumenti tecnologici da diversi anni. Sicuramente aprirà nuovi sbocchi e nuovi campi di applicazione, forse abbatterà anche i costi relativi ad alcune tecnologie assistive. Certamente l’IA sfrutta ed elabora in modo straordinariamente veloce i dati di un particolare contesto, i quali molte volte sono insufficienti per riuscire a progettare soluzioni coerenti con i bisogni. Molte aziende tecnologiche stanno però avviando dei percorsi di ricerca e alcune stanno anche collaborando con Asphi per indirizzare le soluzioni in un’ottica di progettazione universale”.
Fonte: Superabile INAIL
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