Il Comune di Firenze si è dotato di un nuovo Piano di Protezione Civile approvato con delibera del Consiglio del 15 aprile 2024, dopo il disco verde di Regione e città metropolitana, ricevuto, nei mesi scorsi; il piano recepisce, inoltre, le proposte, i suggerimenti e le osservazioni dei cittadini pervenute tramite questionario online.
Strutturato in tre parti, il piano del Comune di Firenze prende anzitutto in esame i diversi scenari di rischio rilevati dopo un’attenta analisi del territorio e tiene conto delle criticità idrauliche, idrogeologiche, i temporali, ma anche gli eventi senza preannuncio, come i terremoti, gli incendi e le criticità legate alla mobilità.
Grazie a un accordo sottoscritto nel febbraio dello scorso anno, il 'Centro per la protezione civile dell’Università di Firenze' ha supportato il servizio di protezione civile comunale nella revisione e aggiornamento del piano. In particolare, sono stati revisionati proprio gli scenari di rischio anche sulla base di quanto emerso dalle criticità o dagli eventi calamitosi che si sono verificati negli ultimi anni sul territorio e la sezione relativa alle modalità di risposta a pericoli e calamità.
A corredo del piano ci sono poi numerosi allegati che riguardano 'aree di emergenza', 'cartografie', 'materiali e attrezzature', 'procedure operative' e 'colonna mobile'. Si tratta degli strumenti pratici che aiuteranno a fronteggiare le emergenze.
Le misure per le persone con specifiche necessità
Assistenza a categorie svantaggiate in aree di emergenza: qualora per eventi emergenziali vengano attivati ed allestiti centri e/o aree di assistenza è necessario garantire la fruibilità di tutti i servizi erogati e la continuità assistenziale (attraverso personale ASL) ai soggetti in condizione di fragilità. Per questa modalità di supporto vengono utilizzate delle schede (schede SVEI) per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita che consentono di selezionare quei cittadini che per fragilità necessitano di strutture di accoglienza diverse.
Al fine di garantire le soluzioni alloggiative più consone alle specifiche esigenze rilevate, la protezione civile del Comune di Firenze si basa sulle indicazioni fornite dalla ASL.
Nella scheda PF2 - Funzione 2 Sanità Assistenza Sociale e Veterinaria è specificato che in periodo ordinario dovrà essere formato ed aggiornato l'elenco delle persone con disabilità, gravi patologie, anziani privi di nuclei familiari e le relative procedure per l’assistenza e l’evacuazione (cfr. progetto fragilità).
Scheda Funzione P 13 Soccorso Categorie Svantaggiate dipendenti da elettromedicali. In questa sezione del Piano si prende in esame la particolare condizione di persone che si trovano in situazione di dipendenza da apparecchiature elettromedicali a causa di una patologia o disabilità.
Fase operativa preallarme
L' Azienda USL Toscana Centro assiste e fornisce apparecchiature elettromedicali a tutti i pazienti che ne hanno necessità. In caso di malfunzionamento dispone di un servizio di reperibilità che interviene per la risoluzione dei problemi. Questa fase viene attivata in caso di Blackout diffusi o eventi calamitosi che interessano il territorio comunale (o una porzione di esso), oppure a seguito di informativa proveniente dal 118 (collettore, di norma, delle esigenze di tutto il sistema sanitario) che non richiede un intervento immediato, ma si pone in una situazione di preallarme.
Procedure in situazione di preallarme
Tra le procedure previste a tutela delle persone dipendenti da apparecchiature elettromedicali in fase di preallarme vi sono: scambio di informazioni con il servizio elettromedicali Azienda USL anche per la valutazione di eventuali necessità di intervento integrativo (verifica area interessata e numero soggetti presenti); scambio di informazioni con SOPI (Sala Operativa Provinciale Integrata); identificazione area interessata e tipologia di risorse necessarie per fronteggiare l’evento (località, tipo emergenza e numero presunto di individui coinvolti, eventuali gruppi elettrogeni necessari); verifica attrezzature e materiali del centro di protezione civile utili per la tipologia di intervento (gruppi elettrogeni); contatto con le altre direzioni eventualmente interessate e utili alla risoluzione dell’evento (Servizi Sociali, Servizi Tecnici, ecc.); apertura di strutture di ricovero necessarie; allertamento delle Associazioni di volontariato per interventi operativi sul territorio (SOUP RT Sala Operativa Unificata Permanente Regione Toscana).
Fase operativa di allarme
Questa fase viene attivata SOLO dal 118 o dal servizio elettromedicali ASL, e richiede intervento immediato.
In caso di emergenza occorre assumere le seguenti informazioni:
Procedure in situazioni di allarme
In situazione di allarme vengono effettuati tutti i passaggi previsti nella fase precedente; inoltre è prevista l'attivazione delle Associazioni volontariato, l'istituzione del COC (Centro Operativo Comunale) e/o UDC (Unità di Crisi) su decisione del Sindaco e successiva comunicazione alla SOUP-SOPI-VVF-ASL e, se disposto, concordare con la SOPI l’invio immediato della segnalazione criticità, i successivi invii o la necessità di elaborare un report complessivo.
Fonte: Comune di Fi
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