Il 14 aprile si è svolto in diretta streaming il seminario "Soccorso inclusivo: come gestire emergenza e soccorso in presenza di persone con disabilità", organizzato da LARES Italia, Unione Nazionale Laureati Esperti in Protezione Civile, e l'Università degli Studi dell'Aquila, in collaborazione con il CETEMPS, Center of Excellence Telesensing of Environment and Model Prediction of Severe events, il PIVEC, Pronto intervento Volontario Civile, e il GEOLAB, Laboratorio di Geologia Sismologia e Radio Protezione dell'Università dell'Aquila.
Il seminario è stato condotto da Valentina Scaletta, psicologa specializzata in scienze cognitive e impiegata presso il Centro per l'Autismo ASL 1 L'Aquila. Formatrice e socia LARES, nel 2021 ha curato la formazione specifica in psicologia dell'emergenza nell'ambito del servizio civile per il progetto Io Resto Informato.
Valentina Scaletta ha aperto la sua relazione parlando dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e dell'ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, toccando gli aspetti che caratterizzano le varie disabilità. L'argomento del soccorso inclusivo è stato introdotto citando l'articolo 11 della Convenzione ONU e l'articolo 19 della Risoluzione del Parlamento Europeo del 4 settembre 2007 sulle catastrofi naturali, dove si sottolinea la necessità di attribuire attenzione particolare ai bisogni specifici della persona con disabilità utilizzando i meccanismi della Protezione Civile. Ciò significa che gli aiuti, le operazioni di salvataggio e gli strumenti di prevenzione devono essere progettati anche per le persone con disabilità. Ha poi proseguito parlando dell'assistenza alle persone disabili che deve essere mirata al tipo di disabilità, motoria, sensoriale o cognitiva.
Buone prassi. Nel corso della relazione sono stati indicati esempi di buone prassi: il Comune di Ascoli Piceno, che nel 2016 ha attivato il progetto "Disabilità in Emergenza", un progetto pilota riguardante la mappatura delle persone con disabilità e anziane con l'obiettivo di implementare il Piano di Protezione Civile con l'individuazione delle persone fragili all'interno del territorio e la rilevazione dei bisogni ai fini del soccorso o dell'evacuazione, non solo in termini di disabilità ma anche per le specifiche necessità di comunicazione. Grazie alla collaborazione dei volontari, degli architetti e dei referenti delle associazioni sono state rilevate le criticità che potrebbero rendere difficoltoso il soccorso. Un aspetto importante è stata la realizzazione del Piano di Emergenza Inclusivo Familiare, coordinato da Elisabetta Schiavone, consegnato alla popolazione e illustrato dai volontari.
La Regione Veneto ha realizzato il progetto "Soccorso Disabilità in Emergenza", che si propone attraverso il coinvolgimento di psicologi, professionisti del settore e formatori del soccorso, di sviluppare protocolli di intervento e approccio alla disabilità in caso di emergenza.
L'autismo nel post terremoto: l'esperienza dell'Aquila come base per una linea guida operativa. In conclusione, Valentina Scaletta ha illustrato un caso studio riguardante le persone con autismo nel post terremoto, partendo dall'esperienza del sisma avvenuto a L'Aquila nel 2009, realizzato dal Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche dell'Università dell'Aquila, dal Centro di Riferimento Regionale per l'autismo ASL1 Avezzano, Sulmona, L'Aquila e il Dipartimento di Salute Mentale ASL 1 Avezzano, Sulmona, L'Aquila, Regione Abruzzo, dal quale è possibile trarre delle linee guida specifiche per il soccorso delle persone con autismo in caso di terremoto.
I lavori del seminario sul soccorso inclusivo sono stati chiusi dall'intervento di Massimo Prosperococco, docente dell'Università dell'Aquila, membro LARES Italia e persona con disabilità che ha parlato della sua esperienza personale e di come negli anni sono stati fatti passi avanti, ma di quanta ancora ci sia da percorrere per la sicurezza delle persone con disabilità, a partire dalla progettazione accessibile degli edifici che devono essere facilmente evacuabili, sottolineando che non ci dovrebbe essere un'accessibilità per i disabili ma per tutti.
Fonte: Lares Italia, Università degli Studi dell'Aquila E-Learning (canale YT)
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