Siamo oramai entrati nel vivo di una seria di interviste rivolte alle Regioni che hanno l’intento di monitorare le buone pratiche in tema di protezione civile e disabilità e al tempo stesso di valorizzare le iniziative regionali. Dopo le Marche è quindi la volta della Calabria nello specifico del dirigente generale della Protezione civile della Regione Calabria, Fortunato Varone, che, in quanto delegato Covid 19, ci ha tenuto a spiegare come la Calabria si sia attivata durante la campagna vaccinale con centri vaccinali e team mobili, promuovendo “le vaccinazioni a domicilio e dando la priorità ai soggetti fragili. Ciò è stato possibile grazie alla protezione civile, ma anche grazie alla struttura commissariale di team mobili – ancora presenti sul territorio regionale - che il commissario Figliuolo ha inviato in Calabria”.
La Regione, durante l’emergenza, si è adoperata per garantire una comunicazione istituzionale accessibile anche alle persone con disabilità, infatti - ci dice Varone - per raggiungere quanti più cittadini possibile, sono stati usati moltissimo i social che grazie alla funzione dei sottotitoli generati automaticamente rendono la comunicazione accessibile a tutti. Inoltre, la Regione ha contattato l'Ente Nazionale Sordi, perché si vorrebbero coinvolgere interpreti LIS per garantire, anche in futuro, una comunicazione davvero accessibile e inclusiva.
Inoltre, sempre nell’ambito della campagna vaccinale la protezione civile regionale ha emanato delle linee guida per tutti i Comuni, che hanno recepito le indicazioni e garantito una campagna vaccinale accessibile a tutti.
Quanto alle iniziative e misure in materia di disabilità utili ai fini di protezione civile, la Regione ha approvato nel 2021 la delibera regionale che inserisce i P.E.B.A., Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, nei piani comunali, favorendo l’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile.
In merito ai dati delle persone con disabilità, ritiene che la Regione abbia bisogno di tali informazioni per un soccorso efficace in emergenza. Sottolinea, inoltre, che il “primo responsabile di protezione civile sul territorio è il sindaco, il quale condivide i dati con noi e con la prefettura di riferimento in modo tale da poter organizzare un soccorso che sia coerente con la disabilità dei soggetti.”
Purtroppo - ci racconta in chiusura - in questi due anni di pandemia le esercitazioni sono state messe da parte a causa dell’emergenza, “però noi aderiamo sempre alla campagna "Io non rischio", campagna nazionale di protezione civile, dove dedichiamo sempre uno spazio anche al soccorso per i soggetti con disabilità quindi è un punto al quale noi teniamo molto e chiaramente, sperando che la pandemia a breve possa allentare un po' la morsa, nelle prossime esercitazioni inseriremo questo aspetto”.
Ringraziamo Fortunato Varone, dirigente generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria, per la disponibilità e cortese collaborazione dimostrate.
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