È stato siglato venerdì 10 settembre il Protocollo d’intesa dai Carabinieri del comando provinciale di Sondrio ed Anffas Sondrio, Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, per la formazione del personale dell’Arma dei Carabinieri sulle modalità di intervento in emergenza con persone con disabilità intellettiva o con disturbo dello spettro autistico nell’ambito del progetto “Sondrio autism friendly”. Il protocollo di intesa è stato firmato dal colonnello Emanuele De Ciuceis, comandante provinciale dei carabinieri, e dal dottor Corrado Menesatti, presidente di Anffas Sondrio.
Un accordo della durata di 3 anni, pensato anche per fornire ai militari uno strumento concreto ed immediato per entrare in relazione con i ragazzi con ASD, disturbo dello spettro autistico. Nasce così dalla collaborazione un fascicolo operativo, composto da diverse schede sulle quali numerose icone utili, oltre che suggerire ai carabinieri come comportarsi in determinate situazioni, permette di rendere la comunicazione efficace: dall'incendio all'incidente stradale.
«Una sorta di “check list” per poter comunicare con un bambino o un ragazzo autistico – ha spiegato il colonnello Emanuele De Ciuceis. - Nel vademecum sono elencate e dettagliate una serie di casistiche e in base alla situazione che il militare si trova davanti è possibile sapere qual è il miglior modo per affrontare il problema e come dialogare in maniera efficace con il ragazzo». Le schede, realizzate con un software che trasforma in disegni le parole, verranno consegnate ai giovani, così da poter meglio comunicare con loro in un momento di pericolo o comunque di necessità.
«Si tratta di uno strumento funzionale che permetterà all’Arma di salvare la vita delle persone autistiche – spiega il professor Balsamo, Annffas Sondrio -. Abbiamo utilizzato un software specializzato nell’associazione delle immagini alle parole, che permettono al bambino con difficoltà di apprendimento di potenziare le proprie capacità e comprendere più velocemente. Il testo è stato scritto rispettando i criteri previsti per il disturbo specifico dell’apprendimento, un lessico mirato, una grafica nota, con una mirata e moderata gestualità che permette di allontanare il bambino dall’area di pericolo. È infatti, molto difficile dialogare con un ragazzino che ha chiuso il suo sistema percettivo perché è terrorizzato, in una situazione che ha causato un vero e proprio sovraccarico sensoriale nel giovane».
Fonte: ANFFAS Nazionale, Autismo come ho fatto
Fonte foto: La Provincia di Sondrio, Sondrio Today
Link utili: Carabinieri Lombardia, ANFFAS Sondrio
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