Il Gruppo FS, il Dipartimento della Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana insieme per portare l’Italia fuori dalla pandemia
Il Gruppo FS, il Dipartimento della Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, in collaborazione anche con le Regioni come in Lombardia, con l’AREU, Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, che ha lavorato alla realizzazione del treno sanitario, o con la Regione Lazio, il cui ruolo è stato determinante per dare vita al primo centro vaccinale in un hub ferroviario, quello di Roma Termini.
I dettagli delle iniziative sono stati illustrati a Roma Termini, oggi 8 marzo 2021, dall'amministratore delegato del Gruppo FS Gianfranco Battisti, con il ministro della Salute Roberto Speranza, il nuovo capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca.
Il treno sanitario: un soccorso mobile sempre pronto per intervenire
Bianco, con il tricolore che scorre sulle fiancate e la croce di Esculapio, il simbolo internazionale del soccorso, noto anche come Star of Life, vicino alle porte rosse. Si presenta così il treno sanitario realizzato dal Gruppo FS nelle Officine Manutenzione Ciclica di Trenitalia a Voghera in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e AREU. Il convoglio interoperabile è composto da otto carrozze e due locomotive, per velocizzare le fasi di avvio, ed è in grado di essere impiegato in Italia e all’estero. Il treno, infatti, può avere la funzione di trasporto pazienti verso altre zone d’Italia o all’estero per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere. Ma rappresenta anche un’integrazione al servizio sanitario territoriale per la gestione delle emergenze, in caso di utilizzo come Posto Medico Avanzato. Il treno sanitario è un soccorso mobile sempre pronto a intervenire. Tre carrozze sono attrezzate ad accogliere i pazienti, 21 postazioni tutte equipaggiate con strumentazioni per la terapia intensiva: 21 ventilatori polmonari, 1 ecografo, 2 emogas analizzatore, 21 fra monitor, aspiratori, barelle e altre attrezzature. Queste carrozze sono gestite da personale sanitario specializzato, personale tecnico-logistico e di direzione per un massimo di 45 operatori. Si aggiungono due carrozze: una con posti letto destinata al riposo del personale e l’altra riservata al coordinamento tecnico sanitario. Altre due carrozze tecniche sono necessarie per il funzionamento delle apparecchiature medicali e, in particolare, per ospitare i gruppi elettrogeni che creano un sistema indipendente di alimentazione delle dotazioni sanitarie. Completa il convoglio una carrozza magazzino per il trasporto di tutti i materiali e dei farmaci necessari. Più autonomia energetica, nessuna limitazione al traffico ferroviario e grande flessibilità d’uso sono le caratteristiche distintive del treno sanitario che è stato progettato per offrire un livello di assistenza sanitaria fino alla terapia intensiva, anche in biocontenimento, ma vede la possibilità di integrare altre carrozze con ulteriori funzioni medico-sanitarie.
Prima di entrare in attività sono state fatte insieme al Dipartimento della Protezione Civile e AREU delle esercitazioni, in linea e a pieno carico, per testare i due generatori che alimentano le 21 postazioni. Per velocizzare i tempi di realizzazione il progetto è stato sviluppato da un team di tecnici di Trenitalia e ha visto il coinvolgimento del personale sanitario direttamente sulle carrozze, durante i lavori nelle officine del Gruppo FS.
Primo Hub ferroviario per vaccini: 1.500 al giorno, 21 le postazioni disponibili
Sono 21 le postazioni disponibili, di cui due dedicate alle persone con disabilità, per i vaccini che a regime arriveranno a 1.500 dosi al giorno, grazie alla sinergia tra il Gruppo FS, la Croce Rossa Italiana e la Regione Lazio. Quasi duemila metri quadrati, in una sezione del parcheggio di piazza dei Cinquecento, ospitano tre grandi tende mobili della Croce Rossa Italiana, ampi spazi per le operazioni di accettazione, anamnesi, vaccinazione e attesa post vaccino. Si aggiungono un presidio sanitario attivo e un’ambulanza sempre presente. Il Gruppo FS ha messo a disposizione l’area, di proprietà di FS Sistemi Urbani, e ha fornito con Grandi Stazioni Rail tutto il supporto logistico.
Ferrovie dello Stato metterà a disposizione della Croce Rossa Italiana ulteriori spazi dove allestire tensostrutture per effettuare attività di screening alla popolazione nelle stazioni di Roma Termini, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze Santa Maria Novella, Milano Centrale, Napoli Centrale, Palermo, Reggio Calabria, Torino Porta Nuova e Venezia Mestre. L’iniziativa consentirà, a pieno regime, di effettuare fino a 540mila test antigenici gratuiti in sei mesi su tutto il territorio nazionale.