Limitless è il progetto innovativo dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza per facilitare l’accesso alle risorse digitali alle persone anziane con disabilità visiva. Si tratta di un progetto unico e innovativo, che potrà aprire la strada a future estensioni a livello nazionale e che vede la luce grazie al sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, da sempre impegnata per far fronte all’esclusione sociale, e Invat Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie e con il patrocinio del Comune di Bologna.
Il contesto dell’emergenza Covid-19 ha enfatizzato in tutta la sua drammaticità il tema dell’isolamento sociale per la fascia di popolazione più anziana soprattutto se affetta da cecità o ipovisione. Le esigenze legate alla pandemia hanno dimostrato infatti che una minor capacità di accedere a risorse digitali comporta l’esclusione dall’utilizzo dei più moderni sistemi di comunicazione e di accesso ai servizi primari e non. In Italia si stima che situazioni di grave limitazione visiva siano presenti nel 5.4% di chi ha più di 65 anni e nel 8.6% di chi ha più di 75 anni di età, dati che assumono maggior rilievo se si pensa che la popolazione anziana rappresenta circa il 35% della popolazione italiana.
Nella fase iniziale di "Limitless" saranno coinvolte 50 persone cieche o ipovedenti in età senile, che parteciperanno ad un percorso abilitativo finalizzato all’utilizzo delle risorse digitali e delle tecnologie informatiche per l’accessibilità e la domotica. Il progetto si propone di migliorare la capacità degli over 65 di usare strumenti digitali, favorendone l’autonomia e la socialità, negli aspetti principali della vita quotidiana, dalla spesa online ai servizi bancari, dal pagamento delle tasse ai servizi della pubblica amministrazione, dalla mobilità ai giochi e al tempo libero, fino alla lettura e alla comunicazione.
Il percorso prevede un primo momento di valutazione delle abilità visive residue, delle competenze informatiche, se presenti, e del livello di autonomia personale nelle diverse attività della vita quotidiana. Un primo momento introduttivo in presenza, sarà seguito da incontri in modalità di teleconsulto a distanza, a piccoli gruppi.
«Semplicità, sicurezza, connessione e accessibilità sono le parole chiave del progetto Limitless – afferma Federico Bartolomei, ortottista dell’Istituto Cavazza e ideatore del progetto. La terza età è caratterizzata da una scarsa diffusione dei dispositivi informatici. Inoltre l’elevato numero di gravi minorazioni visive possono pregiudicare l’uso degli stessi anche fra chi ne avrebbe la competenza. Crediamo sia molto importante agire per rendere la rete un luogo accessibile anche a chi soffre di disabilità visiva. Durante il periodo di abilitazione metteremo a disposizione di ogni partecipante i dispositivi informatici necessari, utilizzando la formula del teleconsulto, strategia compatibile con le attuali esigenze di distanziamento sociale»
«Limitless risulta particolarmente significativo – commenta Mario Barbuto Presidente nazionale UICI Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti – per due ragioni principali: il ruolo di INVAT Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie, emanazione diretta dell'Unione Italiana ciechi e ipovedenti, quale strumento per promuovere e valorizzare l'accessibilità e la fruibilità delle tecnologie digitali, aperte anche alla partecipazione di una vasta platea di utenti. Lo spunto per estendere a tutto il territorio Nazionale questa preziosa esperienza Bolognese, dando così risposta alle esigenze di comunicazione e socializzazione delle persone appartenenti alla terza e quarta età.»
Fonte: Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza - comunicato stampa
Link utili: Comune di Bologna,Istituto per Ciechi Francesco Cavazza onlus, Invat Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie, UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Fondazione del Monte
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