Campi Flegrei: le informazioni utili e le norme di comportamento

Ascolta gli audio con le informazioni su Vulcano - Campi Flegrei e le norme di comportamento in ambito di prevenzione e in caso di emergenza.

Campi Flegrei: le informazioni utili (premi play per ascoltare)

Il sistema di allertamento vulcano(premi play per ascoltare)

La fase di pre-allerta: quali comportamenti mettere in atto

La fase di allerta: quali comportamenti mettere in atto

Ai Campi Flegrei è attivo un sistema di monitoraggio vulcanico dei parametri geofisici e geochimici (sismicità, deformazioni del suolo, composizione e temperatura dei gas, ecc.), le cui variazioni potrebbero anticipare un’eruzione.

Il monitoraggio quindi è fondamentale per definire lo stato di attività del vulcano e il livello di allerta, e per l’attuazione delle misure previste dal Piano di protezione civile. Tuttavia, le attuali conoscenze scientifiche non consentono di prevedere con certezza quando, come e, in particolare per una caldera, dove avverrà la prossima eruzione. Allo stesso modo non è possibile prevederne la durata.

Il sistema di allertamento prevede specifici “livelli di allerta” che descrivono lo stato di attività del vulcano sulla base dei parametri del monitoraggio e di eventuali fenomeni in corso. Il livello di allerta verde corrisponde all’attività ordinaria del vulcano, mentre i livelli di allerta giallo, arancione e rosso rappresentano stadi crescenti di disequilibrio del vulcano verso una possibile eruzione. La durata di ogni livello di allerta può essere estremamente variabile.

I livelli di allerta sono dichiarati dal Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con la protezione civile regionale. Un’eventuale variazione di livello viene valutata sulla base delle indicazioni fornite dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e sul parere della Commissione Nazionale per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi. Le conseguenti azioni che devono essere intraprese dal Servizio Nazionale della Protezione Civile sono definite nelle fasi operative (attenzione, preallarme e allarme) previste nelle pianificazioni di protezione civile. Le fasi di preallarme e allarme sono dichiarate dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Per la zona rossa l’unica misura di salvaguardia è l’allontanamento della popolazione prima dell’inizio dell’eruzione. Le persone possono decidere se trovare autonomamente una sistemazione al di fuori delle zone a rischio oppure usufruire della sistemazione offerta dallo Stato nella Regione o Provincia autonoma gemellata con il proprio Comune.

Per la zona gialla l’allontanamento della popolazione sarà valutato a evento in corso, in base alla direzione dei venti e all’entità dell’eruzione.

Il Piano per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei è di livello nazionale, cioè deve essere redatto da tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile a partire da Dipartimento della Protezione Civile, Regione Campania, Prefettura di Napoli, Comuni della zona rossa, Regioni e Province autonome gemellate.

Cosa sapere e cosa fare

Cosa devi sapere?

  • Se vivi, lavori o soggiorni nel territorio dei Campi Flegrei informati se la tua area rientra nella zona rossa o gialla.
  • Le eruzioni possono essere precedute da terremoti: tieni a mente le norme di comportamento in caso di terremoto.
  • L’unica misura di salvaguardia per la popolazione che vive in zona rossa è l’allontanamento prima dell’inizio dell’eruzione. Gli edifici infatti non offrirebbero un riparo sicuro.
  • Le operazioni di allontanamento della popolazione hanno una durata di tre giorni (72 ore) dallo scattare della fase operativa di allarme.
  • Non è detto che allo scattare della fase operativa di allarme segua effettivamente un’eruzione vulcanica. L’accesso all’area rimane comunque vietato fino a indicazioni diverse da parte delle autorità di protezione civile.
  • La zona gialla è esposta, in caso di eruzione, alla ricaduta di lapilli e ceneri vulcaniche. L’allontanamento della popolazione da quest’area sarà valutato a evento in corso, in base alla direzione dei venti e all’entità dell’eruzione. L’accumulo eccessivo di ceneri infatti potrebbe causare il crollo dei tetti.
  • Non sarà possibile sapere fin da subito se e quando si potrà tornare nelle proprie case dopo l’allontanamento nella fase di “allarme”. Tieniti aggiornato sulle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile.

Cosa devi fare?

Anche tu con semplici azioni puoi prepararti ad affrontare meglio un’eventuale emergenza:

  • Chiedi al tuo Comune informazioni sul Piano di protezione civile per sapere quali sono le vie di allontanamento e le aree di attesa: se non c’è, chiedi che sia predisposto così da sapere come comportarti.
  •  Se tu o una persona della tua famiglia avete bisogno di particolare assistenza (persone con disabilità, anziani), segnalalo al tuo Comune e assicurati che nel Piano di protezione civile siano previste misure specifiche.
  • Tieniti costantemente aggiornato e segui esclusivamente le indicazioni delle autorità di protezione civile diffuse attraverso radio, televisione, stampa, internet, social media e numeri verdi.
  • Le eruzioni vulcaniche sono spesso precedute da terremoti. Per questo verifica che la tua casa sia sicura e adotta tutti gli accorgimenti necessari a eliminare le situazioni che possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari.
  • Partecipa alle esercitazioni e agli incontri informativi sul rischio vulcanico organizzati sul tuo territorio.

CONOSCERE IL RISCHIO E IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE È UN COMPITO CHE RIGUARDA TUTTI NOI

Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, con amici e colleghi: la diffusione di informazioni sul rischio vulcanico è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire.

Cosa fare in attenzione

In questa fase operativa si intensifica il monitoraggio del vulcano e si verificano i piani di protezione civile.

Già in fase di attenzione, quindi ben prima di una eventuale eruzione, l’attività del vulcano può dare luogo a fenomeni pericolosi.

Il bradisismo consiste in un lento abbassamento e sollevamento del suolo, durante il quale si possono verificare terremoti. Per sapere come comportarti in caso di rischio sismico, leggi le norme di comportamento su iononrischio.protezionecivile.it

Il degassamento dal suolo consiste in un incremento di emissione di gas vulcanici dal terreno, soprattutto in alcune zone. Alcuni tra questi gas, in concentrazioni elevate, possono essere pericolosi, pertanto:

  • Evita zone e strutture depresse dove possono accumularsi gas vulcanici (cantine, garage, piscine vuote, canali di raccolta delle acque, cisterne interrate, pozzi, etc.); in caso di necessità di accedervi, riduci comunque il più possibile il tempo di permanenza e assicurati che vi sia qualcuno all’esterno in grado di prestare soccorso.
  • Evita le aree vicine alle emissioni di gas vulcanici, soprattutto durante le ore notturne e in condizioni meteorologiche sfavorevoli (assenza di vento, nuvolosità, presenza di nebbia).
  • Se noti situazioni potenzialmente pericolose connesse all’emissione di gas vulcanici, come la presenza di animali morti senza motivi apparenti, allontanati immediatamente e informa subito il Comune.

Se vivi in zona rossa

Chiedi al tuo Comune informazioni sul Piano di protezione civile per sapere quali sono le vie di allontanamento e le aree di attesa. Valuta se, quando le autorità daranno l’indicazione, ti allontanerai con la tua automobile o con il mezzo che sarà messo a disposizione dalla protezione civile.

Inizia anche a pensare se ti trasferirai in un’altra casa di tua proprietà o da parenti o amici, fuori dalle zone rossa e gialla, ricevendo un contributo economico. In alternativa, potrai usufruire della sistemazione offerta dallo Stato, nella Regione o Provincia autonoma gemellata con il tuo Comune.

Ricorda di segnalare al tuo Comune se tu o un tuo familiare avete particolari esigenze di assistenza per l’allontanamento e la sistemazione in un’abitazione alternativa.

Cosa fare in preallarme

In questa fase operativa iniziano le operazioni più lunghe e complesse da svolgere nella zona rossa: il trasferimento delle persone presenti negli ospedali e negli istituti penitenziari, lo spostamento degli animali da allevamento e la messa in sicurezza dei beni culturali più importanti.

Se vivi in zona rossa

Se ti vuoi allontanare già in questa fase puoi farlo: riceverai un contributo economico dallo Stato. Nel caso, ricordati di informare il tuo Comune.

Se decidi di restare, preparati ad allontanarti quando le autorità lo indicheranno:

  • Fai un elenco delle cose essenziali da portare con te (documenti, medicine, occhiali da vista, ecc.).
  • Informati sulle vie di allontanamento da seguire.
  • Se pensi di utilizzare il mezzo messo a disposizione dalla protezione civile, comunicalo al tuo Comune segnalando anche la presenza di eventuali animali domestici per organizzare il loro trasporto.
  • Se non lo hai ancora fatto, informa il tuo Comune se tu o un tuo familiare avete particolari esigenze di assistenza.
  • Se tu o un tuo familiare siete ricoverati in una struttura sanitaria, sarete evacuati in un’altra struttura idonea al di fuori della zona a rischio, che potrebbe trovarsi in una Regione diversa da quella gemellata con il tuo Comune.
  • Ricorda che in questa fase, per motivi di sicurezza, l’accesso alla zona rossa sarà regolamentato.

Se vivi in zona gialla

  • Assicurati di avere a disposizione mascherine protettive, occhiali antipolvere, cibo, acqua, medicine, torcia e attrezzi per rimuovere la cenere.
  • Se tu o un tuo familiare avete patologie respiratorie o cardiovascolari, consultate il vostro medico per capire come proteggere al meglio la vostra salute in caso di evento.

Cosa fare in allarme

In questa fase operativa è previsto l’allontanamento della popolazione dalla zona rossa. Il tempo massimo stimato per questa attività è di tre giorni (72 ore). Le operazioni sono coordinate dalle autorità di protezione civile.

Se vivi in zona rossa

  • Una volta diramato l’ordine di allontanamento, vai a casa e prepara la valigia. Ricorda di prendere le cose essenziali (documenti, medicine ecc.).
  • Non perdere tempo a mettere in salvo beni e oggetti che non porterai con te.
  • Prima di uscire di casa chiudi porte, finestre, gas, acqua e disattiva l’impianto elettrico.
  • Se decidi di uscire dall’area autonomamente, segui solo le vie di allontanamento previste nella pianificazione e secondo gli orari stabiliti. Assicurati che la tua auto abbia il rifornimento sufficiente.
  • Se scegli il trasporto assistito, raggiungi l’area di attesa a te assegnata dal Piano di protezione civile comunale, secondo le tempistiche previste dal tuo Comune. Potrai portare con te il tuo animale domestico, secondo le modalità fornite dal tuo Comune.
  • L’interdizione della zona rossa potrà durare molto tempo e l’accesso all’area sarà presidiato dalle forze dell’ordine.

Se vivi in zona gialla

Preparati anche tu a un possibile allontanamento temporaneo.

Tutte le persone della zona rossa hanno trovato autonomamente una sistemazione al di fuori delle zone a rischio o sono state trasferite nelle Regioni o Province autonome gemellate.

Se vivi in zona gialla

  • In caso di ricaduta abbondante di ceneri vulcaniche, su richiesta delle autorità di protezione civile, devi lasciare temporaneamente la tua abitazione. Ti sarà assegnata una sistemazione all’interno del tuo Comune o in un Comune della Regione Campania.
  • Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; lava bene i cibi che sono venuti a contatto con le ceneri vulcaniche.
  • Se la zona in cui vivi non è stata evacuata, durante la ricaduta di ceneri vulcaniche, rimani in casa con le finestre chiuse.
  • Se devi uscire è consigliabile indossare una mascherina protettiva e occhiali antipolvere.
  • È molto pericoloso guidare nei tratti di strada coperti di cenere. L’auto può danneggiarsi e intralciare i mezzi di soccorso. Evita l’uso di motocicli.

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