Mappatura delle persone fragili. A Carpi, già dal 2015, il Comune ha avviato un progetto per il censimento delle persone con fragilità, in particolare anziani e disabili, creando una prima mappatura e sviluppando nel tempo una specifica attenzione ai cosiddetti “fragili”, persone che, per età, difficoltà economiche, assenza di reti parentali e condizioni di salute, risultino particolarmente vulnerabili o "vulnerate" o non autonome. Nell'Unione delle Terre d’Argine, che comprende i Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, l’esigenza di avere una mappatura delle persone fragili è nata a seguito del terremoto del 2012 quando si presentò l’urgenza di soccorrere tutte le persone anziane che vivevano sole e che a causa di disabilità o di una ridotta autonomia non erano state in grado di fuggire dalle loro case in cerca di riparo.
“Bisogna conoscere i casi prima – ha detto Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi - perchè solo in questo modo si può essere in grado d’intervenire con tempestività in caso di emergenza”.
L’Unione Terre d’Argine ha dato vita ad una “banca dati della fragilità” ottenuta incrociando, nel rispetto della privacy, i dati sociali e demografici, che possono essere costantemente aggiornati attraverso una piattaforma informatica. Il trattamento di tali dati avviene nel rispetto della vigente normativa sulla privacy e rientra nell'ambito delle attività previste dalle norme in materia di Protezione civile per consentire la migliore assistenza ai cittadini in caso di emergenza.
Il monitoraggio della fragilità consente di conoscere a fondo le condizioni che determinano i cambiamenti sociali e le esigenze specifiche dei singoli cittadini, permettendo di predisporre e organizzare meglio gli interventi di soccorso ed emergenza, come in caso di eventi naturali (dal rischio alluvione alle ondate di caldo estivo).
“L’acquisizione dei dati sanitari rappresenta un passaggio fondamentale per garantire, in caso di calamità, interventi efficaci e tempestivi – confermano dal Nucleo di Protezione Civile dell’Unione Terre d’Argine, attore principale del progetto –. Infatti, sapere chi sono le persone che hanno ausili a domicilio o che utilizzano particolari attrezzature mediche è un aspetto decisivo per poter garantire soccorsi rapidi e, al contempo, pienamente rispondenti al bisogno di assistenza. Avere a disposizione queste informazioni consente di pianificare in anticipo le eventuali operazioni di soccorso e di massimizzare l’utilizzo di risorse e mezzi. A tutto vantaggio dei nostri cittadini e in particolare dei più fragili”.
“Il progetto di monitoraggio e sostegno sta perseguendo – spiega l’assessora comunale a Sanità e Sociale Daniela Depietri - vari obiettivi: individuare soggetti fragili sconosciuti ai servizi grazie ad una mappatura, intercettarne i bisogni, mettere in campo strumenti e strategie di rete per interventi di sostegno che intendono contrastare la solitudine, sviluppare legami di vicinato, dare supporto nelle
emergenze ambientali”.
Fonte: Sassuolo2000, Carpi in città (n. 5, 10/2018 .pdf), Ancescao
Link utili: Comune di Capri, Unione delle Terre d’Argine