Io non rischio 2017 Brindisi. La Redazione di Abili a Proteggere ha chiesto a Michele Sardano, Presidente dell'Associazione Ricetrasmissioni C.B. Brindisi e dell’Unione Italiana di Ciechi ed Ipovedenti (UICI) Sezione Provinciale di Brindisi, di raccontare come è andata l'edizione di Io non rischio 2017 nella città di Brindisi, soffermandosi sulla partecipazione delle persone con disabilità ed il coinvolgimento dei cittadini.
Per l'edizione speciale 2017, oltre ai punti informativi Io Non Rischio, le piazze di Brindisi sono state animate grazie al trekking urbano e a percorsi guidati per non vedenti, in collaborazione con Ricetrasmissioni C.B. Brindisi, l'ENS di Brindisi, la Cooperativa Senza Confini Onlus, CSV POIESIS Brindisi, l'UICI cittadino.
Michele Sardano, affetto da cecità assoluta dall'età di 17 anni, opera attivamente mettendo a disposizione della comunità le proprie capacità, anche durante le attività AIB, in quanto opera da ponte radio facilitando i collegamenti, alleggerendo così l'impegno degli operatori. Ai ragazzi volontari piace ricordare il suo motto: “Impegnandomi a salvare gli altri salvo prima me stesso”.
L'Associazione Ricetrasmissioni C.B. Brindisi, radicata sul territorio brindisino da oltre trent'anni, ha lo scopo di diffondere, costituire e coordinare stazioni di ascolto e pronto intervento su invito ed in collaborazione con le autorità allo scopo di migliorare la protezione civile locale, i servizi sociali in vari settori, dal soccorso stradale agli interventi ambientali, dagli incendi alla ricerca persone scomparse.
Come è nata l'idea di realizzare il percorso guidato per non vedenti e non udenti all'interno della campagna Io non rischio 2017?
L’idea di inserire nel percorso di trekking urbano previsto per “Io non rischio 2017” itinerari guidati per soggetti affetti da disabilità sensoriale, è nata proprio dall'esigenza di illustrare a 360° come operiamo sul territorio coinvolgendo tutta la cittadinanza.
C'è stata partecipazione di persone con disabilità?
La possibilità di partecipare ha suscitato molto interesse da parte dei soggetti ciechi ed ipovedenti ed un primo approccio da parte dei soggetti audiolesi.
Quali sono state le loro reazioni nel prendere parte al percorso proposto?
Gli utenti coinvolti hanno dimostrato molto interesse ad esplorare seguendo la spiegazione di come gli eventi abbiano modificato nel corso dei secoli l’aspetto della città, avendo occasione di apprendere notizie e di conoscere particolari della città ai più sconosciuti senza trascurare l’importanza per noi di diffondere le buone pratiche di protezione civile dando loro suggerimenti utili.
C'è stato a suo parere interesse o timore da parte dei cittadini ad accostarsi al mondo della disabilità?
La cittadinanza è già abituata e attenta alla presenza e al coinvolgimento del mondo della disabilità grazie anche alla presenza sempre discreta dei nostri volontari con disabilità sensoriale.
Avete in programma iniziative future che possano coniugare alle attività di protezione civile le esigenze delle persone con disabilità?
Effettivamente è già allo studio un programma di attività dove la disabilità passa in secondo piano. Il soggetto con minorazione sensoriale diventa, dopo adeguato addestramento, unità operativa di protezione civile espletando attività pratiche a servizio della comunità. Le attività in cui saranno inseriti spaziano dalle comunicazioni radio in emergenza, alle attività logistiche come montaggio tende e servizio ristorazione.
Fonte: Redazione
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