Il Festival Informatici senza Frontiere si terrà a Rovereto dal 13 al 15 ottobre: tre giorni di confronti, dibattiti, laboratori e workshop per discutere come usare le nuove tecnologie in modo consapevole e scoprire le attività di Informatici Senza Frontiere. Realizzato grazie al contributo di alcune aziende del settore particolarmente sensibili alle ricadute sociali delle loro attività e in collaborazione con il Comune di Rovereto, il Festival rappresenta una grande occasione per agire e riflettere su vari temi di carattere etico, ma soprattutto per ragionare su progetti di informatizzazione come realizzati in quartieri di periferie disagiate o a favore di persone con disabilità.
Il programma del Festival Informatici senza Frontiere prevede diversi appuntamenti dedicati alla relazione tra disabilità e tecnologia: si parlerà di ausili, dispositivi, tecnologie robotiche e software volti a favorire l’autonomia delle persone con diversi tipi di disabilità, proponendo un uso inclusivo delle tecnologie al servizio dell'uomo. Tra gli eventi menzioniamo "Tecnologia per le disabilità" in programma il 14 ottobre alle ore 15:00, Palazzo Alberti Poja, Corso Bettini 41, Rovereto, nell'ambito del quale interranno Roberto De Nicolò, product manager Auriga, coordinatore Area Disabilità Informatici Senza Frontiere, Francesco Guzzi, collaboratore di ricerca Image Processing Laboratory, Università di Trieste, Nadia Mana, ricercatore Fondazione Bruno Kessler, Ornella Mich, ricercatore senior Fondazione Bruno Kessler. Tre progetti per migliorare la qualità della vita delle persone affette da disabilità e permettere di coltivare le proprie passioni: dalla fruizione di notizie tramite smartphone, tablet e PC, fino all’adattamento di strumenti musicali per chi ha ridotte capacità motorie.
Nello stesso giorno "Sos: le tecnologie per la gestione delle emergenze" con l’intervento di Keynote lecture Loek Peeters, cofondatore e amministratore delegato HumanSurge. Un incontro con esperti nella gestione degli aiuti umanitari, incentrato sulle soluzioni IT progettate per fornire un’assistenza più efficace alle popolazioni colpite e per potenziare il lavoro degli operatori che si trovano a fronteggiare le emergenze sul campo.
Informatici Senza Frontiere(ISF) “La comunità internazionale si mobiliti per garantire ai paesi poveri l’accesso alle nuove tecnologie. Solo così ci sarà la democrazia digitale”. Kofi Annan, Tunisi, 16 novembre 2005. Questa è stata la dichiarazione genesi di questa associazione. Alla fine del 2005 un gruppo di manager italiani del settore informatico decide di dare una risposta a questo invito importante e di utilizzare le proprie conoscenze per contribuire a colmare il divario digitale, in Italia e negli altri Paesi. Nasce così Informatici Senza Frontiere ONLUS, organizzazione no-profit che si prefigge l’obiettivo di utilizzare le conoscenze informatiche come strumenti per fornire un aiuto concreto a chi vive in una situazione di povertà e di emarginazione o come mezzo per offrire delle possibilità in più di inserimento sociale alle categorie disagiate. In anni di attività, Informatici Senza Frontiere è cresciuta ed ha oggi dieci sezioni regionali con più di 300 membri, uomini e donne, esperti informatici e non, che stanno contribuendo agli obiettivi dell’associazione attraverso la creazione di corsi, l’informatizzazione di ospedali rurali e di centri di accoglienza, la creazione di programmi specifici e di reti informatiche, la collaborazione con le scuole, le università e le carceri e mediante la realizzazione di applicazioni dirette al mondo della disabilità.
Le Nazioni Unite nel maggio 2013 hanno invitato l’associazione a presentare una parte del lavoro a Ginevra, durante il Vertice Mondiale sulla Società dell’Informazione Forum 2013 ITU, riconoscendola come realtà rappresentante a livello europeo di ciò che l’IT può fare nel difficile campo della disabilità.
A marzo 2014 la app “Paperboy/Strillone” creata da Informatici Senza Frontiere per le persone ipovedenti e non vedenti per aiutarle nell’audiolettura di quotidiani, periodici e di altri contenuti testuali, è stata finalista al Premio Mondiale 2014 ITU WSIS.
Fonti: Festival ISF Informatici Senza Frontiere, Programma Festival