“Cinque articoli chiari, semplici e senza oneri finanziari a carico della Regione. Ma con un obiettivo molto ambizioso: offrire assistenza ad anziani, disabili, soggetti soli e a rischio emarginazione creando attorno a loro una rete di protezione” - spiegano i consiglieri regionali della Puglia Giuseppe Turco (primo firmatario), Paolo Pellegrino e Alfonso Pisicchio, che hanno depositato la proposta di legge “Disciplina del servizio di telesoccorso-telecontrollo e teleassistenza”.
“Si tratta – spiegano – di un servizio socio-sanitario per favorire un supporto, omogeneo su tutto il territorio pugliese, ai soggetti più fragili e che versano in condizioni di disagio psichico e fisico”.
Il testo infatti disciplina il telecontrollo, inteso come l’attivazione tempestiva dei servizi della rete di aiuti da parte di una Centrale operativa, in risposta alle condizioni psico-fisiche e di sicurezza segnalate direttamente dall’utenza o rilevate automaticamente dalla Centrale operativa mediante il dispositivo indossabile dal soggetto monitorato. In fase di emergenza scatta il telesoccorso, reso continuativamente 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno, incluse le festività con l’attivazione tempestiva dei servizi e della rete di aiuti.
Il telesoccorso comprende anche il monitoraggio degli interventi di soccorso, dall'insorgere dell’emergenza fino al suo rientro nella normalità o fino alla presa in carico di altri servizi, informando altresì la rete parentale e dei servizi.
“Questo sistema permette poi – sottolineano i tre consiglieri – di attivare la teleassistenza negli ambiti socio-sanitari attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni locali e della rete di sostegno sociale presente sul territorio, di innalzare il livello di benessere della persona assistita e dei suoi familiari. A tale scopo si rende necessaria una strategia operativa finalizzata al coinvolgimento di tutte le risorse comunitarie presenti sul territorio, funzionali alla tessitura di una rete (primaria e secondaria), di protezione intorno all’utente. Utente che potrà usufruirne in forma gratuita o semigratuita in relazione alle condizioni economiche previste dalle apposite direttive regionali”.
“Crediamo – concludono Turco, Pellegrino e Pisicchio – che la politica e le istituzioni debbano adottare misure concrete anche a favore della terza età e di tutti quei soggetti spesso invisibili e silenti”.