Negli ultimi anni l’approccio alla sicurezza delle persone con disabilità si è esteso al concetto di sicurezza inclusiva, rivolgendosi ad un’utenza diversificata, costituita da persone con disabilità, anziani, bambini e coloro che soffrono di patologie croniche o invalidanti. Il 21 ottobre del 2015, con decreto n.131, viene istituito l’Osservatorio sulla sicurezza e soccorso delle persone con esigenze speciali, presso il Ministero dell’Interno, Dipartimento Vigili del Fuoco, finalizzato a definire le più idonee strategie indirizzate ad inserire in modo strutturato il tema della sicurezza delle persone con specifiche necessità tra le attività svolte dai Vigili del Fuoco.
Daniela Orlandi di Superabile ha intervistato l’ingegnere Giuseppe Romano, che, in qualità di Direttore dell’Osservatorio, descrive le attività dell'Osservatorio, i suoi obiettivi e i risultati attesi. Riportiamo di seguito l'intervista pubblicata sul portale Superabile.
Come nasce l’esigenza di costituire un Osservatorio nazionale sulla sicurezza e il soccorso delle persone con esigenze speciali?
I Vigili del Fuoco agiscono quotidianamente su due fronti: il soccorso e la prevenzione. Nel soccorso le squadre intervengono per “salvare” le persone, per sottrarle ad una situazione di pericolo e per limitare i danni subiti. Il soccorso non può prescindere dalle condizioni e dalle caratteristiche delle persone da soccorrere, dalla loro possibilità di contribuire alle operazioni, dalle loro specifiche necessità. L’unica caratteristica comune alle persone da soccorrere è che ciascuno ha le proprie caratteristiche e per qualche motivo differenti. Conoscere queste differenze e le specifiche necessità delle persone da soccorrere significa soccorrere meglio, significa fare meglio il lavoro del vigile del fuoco. Le attività di prevenzione comprendono lo studio e l’elaborazione delle norme di sicurezza e l’azione di controllo e autorizzazione delle attività a rischio di incendio, scuole, ospedali, centri commerciali, industrie che utilizzano sostanze infiammabili e molte altre. Anche nella prevenzione conoscere le esigenze e le possibilità delle persone significa lavorare meglio, con maggiore competenza, diminuendo, e se possibile eliminando, le possibilità di trascurare alcuni, di favorire qualcuno e di danneggiare altri. Compito dell’Osservatorio è anche aumentare le capacità dei Vigili del Fuoco in questo campo, permettendo così di individuare le differenze, le necessità e le possibilità di tutti. L’Osservatorio ci è necessario per migliorare la qualità del nostro lavoro, nel soccorso e nella prevenzione, per servire tutti senza distinzione, per riconoscere, concretamente, a tutti i propri diritti, senza distinzioni, per adempiere ai doveri di solidarietà, secondo quanto stabilisce la nostra Costituzione.
Quali sono gli obiettivi che vi proponete?
Gli obiettivi strategici sono assicurare un costante monitoraggio dei servizi che svolgiamo, incrementare costantemente la qualità del nostro lavoro, incrementare la consapevolezza e la cultura dell’inclusione nella sicurezza dei Vigili del Fuoco, degli operatori della sicurezza, di un numero sempre più ampio di cittadini. Ci aspettiamo che l’Osservatorio formuli osservazioni e proposte, che ci consenta di attivare connessioni con persone e organizzazioni per migliorare le nostre attività, perché chi lavora per produrre “sicurezza” ha il dovere di migliorarsi costantemente.
Quali iniziative avete già avviato?
Abbiamo modificato i corsi di addestramento per neo assunti, per i vigili, per i funzionari diplomati e laureati, e rafforzato i percorsi di mantenimento affinché le competenze così acquisite si mantengano nel tempo. Le norme di prevenzione incendi sono state sviluppate tenendo presente la sicurezza delle persone nelle loro diversità, considerando anche le disabilità temporanee e permanenti. Con i contributi e le nuove competenze acquisite anche grazie all'Osservatorio abbiamo anche “esportato” la formazione verso altre organizzazioni con le quali lavoriamo nel campo del soccorso e nella protezione civile. Sempre con l’Osservatorio abbiamo realizzato specifici incontri e seminari su questi argomenti e stiamo anche elaborando strumenti informatici per l’addestramento e per la gestione delle operazioni di soccorso.
Quali risorse avete a disposizione?
Non abbiamo individuato delle risorse specifiche da destinare al tema delle disabilità. Le persone che soccorriamo sono frequentemente in condizioni di disabilità, spesso a causa dello stesso evento che hanno subito. Abbiamo semplicemente deciso che impiegheremo le risorse di cui disponiamo per occuparci della sicurezza di tutti, senza distinzioni e separazioni, per servire ciascuno secondo le proprie necessità.
Quali attività sono in programma per l’anno in corso?
Con l’Osservatorio stiamo lavorando su vari fronti, primo fra tutti lo sviluppo di una “app” per gli operatori del soccorso con l’obiettivo di rendere facilmente disponibili strumenti utili per conoscere questi argomenti ed attuare alcune semplici modalità di aiuto in situazioni di emergenza: ad esempio saper colloquiare con una persona sorda, oppure mettersi in relazione con una persona autistica o con sindrome di Down o ancora aiutare una persona in sedia a ruote ad uscire da un edificio danneggiato se non può farlo autonomamente. Questo nuovo strumento sarà quindi reso disponibile a tutti i cittadini, con l’obiettivo di farlo diventare uno strumento inclusivo sia per le modalità di trattazione degli argomenti che per il suo utilizzo, incrementando in tal modo la sensibilità e la conoscenza di tutti su questi asti argomenti. Sempre nell'ambito dell’Osservatorio stiamo cercando di condividere una banca dati sugli interventi di soccorso come strumento di conoscenza e supporto alle strategie di sicurezza del nostro paese. Proseguiremo con la formazione su questi argomenti ed abbiamo numerose richieste da enti e organizzazioni. In ultimo, ma non per questo da considerare meno importante, contiamo di incrementare la nostra sinergia con le Associazioni che operano in questo settore affinché il tema della sicurezza possa entrare anche nelle famiglie e permeare la quotidianità di ognuno. Forse questa è la parte più ambiziosa del progetto, ma è il vero obiettivo per stimolare una cultura della sicurezza inclusiva nel nostro paese che parta dalle persone e, ancora prima, dal rispetto della loro dignità.
Fonte: SuperAbile
Link utili: Ministero dell’Interno, Dipartimento Vigili del Fuoco
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