Dialogo tra disabilità e protezione civile, questo è il tema della puntata. Si sono, infatti, da poco conclusi alcuni incontri che hanno avuto luogo in tre Comuni della Toscana, con lo scopo di raccogliere contributi ed approfondire i temi del soccorso alle persone con disabilità. Ne parliamo con Alessia Mugnai Poggesi, uno dei coordinatori della sala operativa unificata permanente di protezione civile ed antincendio boschivo.
Allora innanzitutto bisogna precisare che l’idea che ha dato il via al progetto è stata proprio quella di promuovere un dialogo e un intervento mirato per approfondire i temi del soccorso alle persone con disabilità, soprattutto quando si parla di emergenza di protezione civile. I Comuni che sono stati scelti per fare questi laboratori formativi e informativi sono stati Poggio a Caiano, Monte San Savino e Castelnuovo Garfagnana. Sono stati scelti questi tre Comuni in base a dei criteri: la frequenza di eventi sismici o idrogeologici, che si sono verificati sul territorio, congiuntamente a una dimensione territoriale e di popolazione commisurata alle caratteristiche della sperimentazione dell’iniziativa.
Durante questo progetto sono state coinvolte varie figure, a partire dagli enti locali, quindi sia i tecnici dei Comuni che la polizia municipale, gli amministratori, nonché operatori socio sanitari, il volontariato di protezione civile e l’associazionismo sociale, operatori ed educatori, e soprattutto hanno partecipato anche persone con disabilità. Il loro contributo è stato importante perché ci hanno dato una verifica oggettiva di quelle che possono essere le loro necessità, ma anche i loro punti di forza da tenere in considerazione nel momento in cui bisogna occuparsi del loro trasferimento o avvisarli di una criticità in atto.
L’obiettivo è quello di revisionare e integrare i piani operativi comunali esistenti con una serie di procedure, come ad esempio può essere la localizzazione dei disabili, ovviamente con opportune accorgimenti, nonché la possibilità di standardizzare alcune procedure di informazione ai disabili stessi su cosa possono fare nei primi momenti in cui si verifica una certa emergenza, piuttosto che la verifica dell’idoneità delle aree di ricovero e di attesa, predisponendo adeguati mezzi necessari per il trasporto di queste persone in caso si verifichi un emergenza. Questi sono solo degli spunti per integrare questi piani.
Questo processo di adattamento e di integrazione è già avvenuto, sta già avvenendo, avete già cominciato a predisporre questi cambiamenti o quali sono i tempi?
Assolutamente si. In alcuni Comuni, in uno in particolare, hanno già definito un gruppo di lavoro ben strutturato e comunque l’obiettivo di tutti e tre i Comuni è quello di redigere una bozza di documento di lavoro ben strutturato da presentare possibilmente a settembre nell'ambito della manifestazione “Dire e Fare”. Questo documento, alla fine dell’iter amministrativo, diventerà il piano operativo comunale. Grosso obiettivo perché la redazione di questo piano richiede impegno e in questo caso ogni Comune dovrà redigere il proprio piano di emergenza adeguato al proprio territorio.
Fonte: Toscana Notizie
Link utili: Poggio a Caiano, Monte San Savino, Castelnuovo Garfagnana, Dire e Fare
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