L’industria delle tecnologie indossabili vale oggi solo negli USA più di 7 miliardi di dollari e “Amyco” è la nuova soluzione made in Italy per la promozione della sicurezza personale e la tutela della salute.
Nato dai laboratori della startup italiana Wecare, “Amyco” è un braccialetto hig-tech che in pochi grammi di gomma termoplastica riciclabile e un bel design minimal permette di portare al polso le informazioni di prima necessità e i dati sul nostro stato di salute, che poi potranno essere visualizzati da un soccorritore o un familiare, in caso di bisogno, sul display dello smartphone.
Uno strumento di innovazione sociale, adatto per anziani, disabili, bambini, portatori di malattie rare, più in generale valido a promuovere e sviluppare comunità intelligenti nelle nostre città, sui territori, per rendere più efficiente il sistema sanitario nazionale, decentrando, innovando e personalizzando i servizi.
Il suo funzionamento è semplice e alla portata di tutti: basta registrarsi su un cloud privato creando in pochi click un account in cui memorizzare in modo protetto le informazioni sulla propria condizione personale e sanitaria (anagrafica, fotografia, gruppo sanguigno, allergie, intolleranze, patologie mediche, dieta, condizione di salute, medico curante, contatti di emergenza etc).
Si avvicina il braccialetto a uno smartphone o a un tablet dotato di tecnologia Nfc e viene visualizzato il profilo dati completo e i contatti dei familiari per gestire la situazione.
L’utente può scegliere quali informazioni rendere pubbliche e a chi (la maestra, il coniuge, il medico, la baby sitter, un amico), nel massimo rispetto della privacy e aggiornabili in tempo reale via mobile device o pc.
Tra le funzioni del sistema troviamo: il Medical reminder per ricordare all'utente la somministrazione di un farmaco ad un determinato orario o l’appuntamento per una visita medica dandone contemporaneamente notizia ad un parente per un controllo incrociato; in caso di emergenza la tecnologia può anche inviare un messaggio in automatico a un familiare come evoluzione 2.0 del servizio di “telesalvalavita”; la geolocalizzazione; se ci troviamo in una zona senza connessione dati o non c’è a portata di mano uno smart-phone con tecnologia NFC, il servizio Direct Call ci collega direttamente al numero della persona cara.
Autore: Flavio Fabbri
Fonte: Key4biz