Catastrofi naturali: conferenza ONU in Giappone dal 14 al 18 marzo

Le catastrofi naturali possono accadere ovunque e in ogni momento. Per prevenire le cause che provocano i cataclismi i leader mondiali si sono dati appuntamento in occasione della terza Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di catastrofi

 

conferenza

Le catastrofi naturali stanno distruggendo il globo, tanto nei paesi Occidentali quanto in quelli più poveri del mondo. Negli ultimi dieci anni si sono susseguiti disastri naturali come lo Tsunami in Sri Lanka, il sisma ad Haiti, l’uragano Katrina negli Stati Uniti, le alluvioni cicliche in Pakistan e Bangladesh. 

Lo rende noto un comunicato dell’Ong Cbm, i cui rappresentanti saranno presenti per assicurare che il tema della riduzione delle catastrofi naturali sia inserito nei nuovi Obiettivi di Sviluppo del Millennio, con particolare attenzione al tema della disabilità. Sono un miliardo le persone con disabilita’ nel mondo (il 15 per cento della popolazione mondiale), l’80 per cento vive nei Paesi in Via di Sviluppo (Pvs). Dal 2012 Cbm e’ impegnata in prima linea per rendere concreti i principi di inclusione delle persone con disabilita’ in tutte le fasi dell’emergenza, compreso l’aspetto della prevenzione. “Le persone con disabilita’ sono tra quelle piu’ colpite durante le emergenze – ha detto Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia – molto spesso non possono accedere agli aiuti umanitari; una persona in sedia a rotelle, ad esempio, non sempre riesce ad arrivare al campo in cui si distribuiscono i kit alimentari e i beni di prima necessita’. Spesso le persone con disabilita’ non sono nemmeno formate sulle misure da seguire per mettersi al riparo durante un terremoto e un’alluvione”.

Le catastrofi naturali possono accadere ovunque e in ogni momento. Ci sono pero’ regioni che, per collocazione geografica, fattori socio-economici e cambiamenti climatici, sono regolarmente e più duramente colpite. Tra queste c’e’ il Bangladesh, ciclicamente colpito da inondazioni. Qui il partner locale di Cbm lavora attivamente affinché le persone con disabilita’ siano a coinvolte nella gestione delle catastrofi. Kazol e’ una di loro: e’ una giovane donna che vive in un villaggio del Bangladesh, in una zona soggetta a inondazioni.

Nel 2003 un incidente alla colonna vertebrale l’ha resa paralizzata; da allora la sua vita e’ cambiata radicalmente: abbandonata dalla famiglia e dal marito, e’ diventata un peso per tutti. Avere una sedia a rotelle e’ stato l’inizio del cambiamento: grazie ad essa ha potuto muoversi in autonomia, ha reso la sua casa accessibile e si e’ impegnata in attività di allevamento e artigianato che l’hanno resa autonoma. Non solo: Kazol e’ entrata in un comitato che lavora per la prevenzione delle catastrofi, affinché le persone con disabilita’ come lei non siano lasciate indietro.

Fonte: Il Velino

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