Atti convegno del seminario “Il soccorso e la disabilità” presso l’Istituto Serafico ad Assisi
Si è tenuto ad Assisi il seminario "Il soccorso e la disabilità". L'evento, che si inquadra nelle attività del progetto IDIRA, è stato organizzato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Perugia ed ha riunito alcuni esperti che si occupano della materia per fare il punto su soccorso ed emergenza
Si è tenuto ad Assisi, nei locali dell'Istituto Serafico, l'incontro "Il soccorso e la disabilità". L'evento, che si inquadra nelle attività del progetto IDIRA, finanziato dalla Commissione Europea, è stato organizzato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Perugia ed ha riunito alcuni esperti che si occupano della materia per fare il punto sui problemi da risolvere, sulle tecnologie disponibili e sulle prospettive di miglioramento delle attività degli organi interessati al soccorso ed all'emergenza.
Dopo il saluto del Vicario del Vescovo di Assisi, che ha la responsabilità della struttura di eccellenza nella cura di persone con disabilità gravi, che ha ospitato a titolo gratuito il seminario, l'incontro è stato aperto dal Sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e dall'Assessore Regionale Stefano Vinti.
L'introduzione tecnica è stata svolta, in sostituzione del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dal Direttore regionale dell'Umbria, Gioacchino Giomi, che ha ricordato le diverse attività che danno sostanza all'impegno del Corpo nella sicurezza delle persone con disabilità, sia nella prevenzione che nel soccorso. L'incontro è stato concluso dall'Ing. Gregorio Agresta, Direttore centrale per la Formazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che ha ricordato l'importanza della collaborazione tra Enti per dare una risposta sempre migliore all'esigenza analizzata nel seminario.
Le relazioni del seminario "Il soccorso e la disabilità" hanno riguardato:
BOANINI, CNVVF: l'analisi di due emergenze verificatesi in Toscana che hanno riguardato il problema di esodo di persone in condizioni critiche. In particolare: la prima è la gestione diretta dell’evento sia esso un incendio o un black out energetico, l’altra è la gestione delle persone che si trovano ricoverate che nella maggiore percentuale sono le vittime di una ridotta mobilità poiché dipendenti da apparecchiature che a volte servono addirittura a mantenerle in vita. L’intervento mette a confronto 2 incendi occorsi a molti anni di distanza tra loro in strutture diverse . Il primo nel 1988 quando i pazienti del reparto rianimazione attiguo a quello interessato dall'incendio furono all'inizio mantenuti all'interno durante le fasi di attacco e poi evacuati; il secondo nel 2010 quando a seguito dell’evento molti pazienti rimasero all'interno dei rispettivi reparti perché gli elementi di compartimentazione funzionarono eccellentemente; solo in qualche caso fu necessario un breve trasferimento per consentire un migliore trattamento. In entrambi i casi la risposta del personale sanitario presente al momento dell’evento e il pronto intervento dei Vigili del Fuoco hanno scongiurato esiti più gravi. Comune esigenza di tutte le strutture che accolgono soggetti a ridotta mobilità è un’efficace compartimentazione e la formazione del personale in servizio che come “primo a intervenire” può fare la differenza. Nella relazione sono state esposte alcune riflessioni su gli aspetti tecnici maggiormente da curare anche in fase di pianificazione;
MARSELLA, CNVVF: la presentazione del sistema (attualmente in fase di test) denominato 115-for-deaf, che permette alle persone sorde di chiamare i Vigili del Fuoco per il soccorso. Tale sistema, sviluppato nel 2010 con la collaborazione e l'indirizzo della sezione Veneta dell'ENS (Ente nazionale Sordomuti) è in procinto di essere adottato su scala nazionale ed è utilizzabile per la fase di test sperimentazione, a seguito di accordi con i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco;
GUIDO, CNVVF: il test condotto presso la scuola di formazione operativa di Montelibretti nell’ambito del progetto save me e presentato lo scorso mese di marzo a New York, al 5° Simposio per la sicurezza nei tunnel. Il test aveva l’obiettivo di sperimentare un sistema da implementare in telefoni cellulari / smart phone finalizzato a favorire l’esodo dei viaggiatori nelle infrastrutture di trasporto sotterranee, in caso di emergenza;
MASETTI, Provincia di Firenze: il lavoro, frutto della collaborazione tra Provincia di Firenze (Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile), Azienda Sanitaria di Firenze (Servizio 118, Disaster management, Ingegneria clinica) e Azienda Sanitaria di Empoli (Dipartimento Emergenza Urgenza), è mirato alla tutela ed alla salvaguardia di due categorie principali di persone: (i) soggetti con invalidità al 100% (ii) soggetti dipendenti da apparecchiature elettromedicali domiciliari. Un progetto nato dall'esigenza di conoscere la reale dislocazione sul territorio delle tante persone che, in caso di calamità, pur non avendo problematiche sanitarie acute, potrebbero non essere in grado di tutelare la propria incolumità o di allontanarsi autonomamente dal luogo dell’evento per la necessità di particolari supporti logistici. Un esempio di come il ‘fare sistema’ rappresenti l’unica modalità perseguibile per risolvere realmente i problemi;
CHITTARO, BUTTUSSI, ZANGRANDO, HCl Lab Università di Udine: Dalla fase di preparazione all'emergenza, al momento dell'allarme e al successivo soccorso sul campo, la tecnologia può aiutare in modo significativo i soccorritori. La presentazione ha illustrato alcune delle nuove tecnologie progettate, sviluppate e valutate presso il Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina dell'Università di Udine, a supporto del soccorso a persone disabili. In particolare, sono state mostrate video dimostrazioni di: (i) due sistemi di addestramento in realtà virtuale (3D), rispettivamente per soccorritori e laici, che insegnano le procedure da seguire nel soccorso a persone disabili e stimolano l'auto-apprendimento mediante tecniche di gaming; (ii) un portale web per la memorizzazione di profili medici di persone disabili che vengono utilizzati per generare linee guida personalizzate per il soccorso, fruibili sia dagli operatori delle centrali operative, sia dai soccorritori sul campo mediante una specifica applicazione per smartphone; (iii) un'applicazione per smartphone progettata per migliorare la comunicazione tra soccorritori e persone con disabilità uditive che comunicano in Lingua dei segni;
ACHILLE, Dipartimento della Protezione Civile: l’esposizione dei primi risultati dell’attività di ricerca che il Dipartimento della Protezione Civile attraverso anche la partecipazione dei soci disabili, sta effettuando, denominata “Non su di loro senza di loro” anticipando alcuni contenuti e dati rilevati, particolarmente significativi, nell'occasione del convegno;
POMPOSINI, PARACIANI,D'EREDITA', CNR Istituto tecnologie della Costruzione: nell’ambito del Progetto Europeo Polis – finanziato dalla Commissione Europea, DG Research and Development nel periodo 2004-2006 – l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC) del CNR, insieme agli altri partner del progetto, ha sviluppato un software che permette di valutare il livello di accessibilità di un qualunque ambito edilizio in base ad una serie di parametri elaborati tenendo conto sia dei requisiti costruttivi previsti dalla normativa vigente in tema di accessibilità, sia delle tipologie di disabilità elaborate secondo le indicazioni ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health). Il software è stato sperimentato in diversi edifici constatando la validità del prodotto, ma attualmente il suo utilizzo non è molto diffuso, soprattutto perché presenta alcune criticità. Le principali sono: (i) il numero di informazioni richieste è così elevato da non permettere una facile gestione; (ii) è assente la valutazione relativa alla sicurezza antincendio. Usando lo stesso approccio metodologico del progetto Polis, considerato comunque valido, l’ITC sta mettendo a punto un nuovo software per superare tali criticità;
AGRESTA, CNVVF: brevi considerazioni del rapporto tra formazione (come elemento strategico per l’empowerment, ovvero, lo sviluppo delle risorse umane, in termini di conoscenze, abilità e competenze) e la necessaria integrazione tra il “sapere”, il “saper fare” e il “saper essere".